Divertente, frizzante, con una incontenibile voglia di vivere. A qualsiasi ora del giorno e della notte. Così accoglie Tel Aviv, la città bianca, a cominciare dalla sua immensa e dorata spiaggia, dove si affacciano grandi hotel, bar alla moda, discoteche e ristoranti. Quello che era il vecchio porto oggi è una piacevole passeggiata lungo un tortuoso deck in legno che si estende per oltre un chilometro e mezzo dove si trovano ristorantini di pesce (freschissimo quello servito da Benny Hadayag tel. +972 /3/5440518) che propongono gustosi antipasti mediorientali, negozi di tutti i tipi e poi discoteche (ma attenzione: alcune sono riservate ai giovanissimi e se vi avvicinate alla quarantina non vi fanno entrare
). Musica notturna cool on the beach per 40 e dintorni presso il La La land su Gordon Beach vicino allo Sheraton (www.lala-land.co.il) dove servono espresso anche durante Shabbat (il sabato ebraico quando nessun apparecchio elettrico è in funzione) e ottime insalate durante il giorno. A proposito di cucina: val la pena fare un salto da 90 Ernesto (meglio con prenotazione tel. +972/3/5273394) in Ben Yehuda Street, dove la pizza bianca romana è costata ben tre mesi di prove con il fornaio locale ma il risultato è un vero capolavoro ed è esclusiva del ristorante. Ernesto Marcheria propone cucina romana, con chicche come il gelato e limoncello fatti in casa (pranzo dai 20 ai 25 euro vino escluso). Con un po' di fortuna qui si trova un altro personaggio locale che frequenta il ristorante: Yolanda Yamin, nata in Libia, scuole italiane e un indirizzo giusto per ogni esigenza. Un locale chic di tendenza? La Messa (www.messa.co.il) in Ha'arba'a St. con ristorante e bar, ambiente dark e dettagli di stile. Per lo shopping c'è da sbizzarirsi tra i nuovi negozi di abbigliamento, di cosmetici realizzati con i sali del Mar Morto e gli atelier di stilisti e le librerie di design ubicati nella vecchia stazione che è stata completamente restaurata e si trova tra Neveh Tzedek, uno dei quartieri più divertenti, e il mare. «HaTachana», questo è il suo nome, cuore nevralgico commerciale della città dal 1892 al 1948, è stata aperta l'anno scorso insieme agli edifici attigui riportati all'antico splendore dopo dieci anni di restauri documentati da una mostra fotografica allestita in un treno d'epoca.
Autentiche chicche di home decor si trovano da Gavriel in Shabazi Street sempre nel quartiere di Neve Tzedek, (tel.972/3/5103882), negozio di originali accessori selezionati dal proprietario Rubi Israeli. Nei pressi non si può perdere un caffè o le gustose falafel di Suzanna on the roof (www.rest.co.il/suzana): una fresca terrazza all'ombra di un grande fico, ideale per riposarsi e leggere. Le lunghe passeggiate proseguono lungo Sderot Rothschild, il viale architettonicamente più interessante di Tel Aviv dove si affacciano numerose case costruite tra il 1920 e il 1935 in puro stile Bauhaus. Un'anima razionalistica questa che Tel Aviv sa mixare con le atmosfere più mediorientali dei suoi mercati come quello di Jaffa Flea Market, vero mercato delle pulci, o il Shuk Ha'aliyah nel quartiere Florentine, dove si possono osservare gli artigiani all'opera.
Se invece si vuole camminare lungo il mare dopo circa due chilometri si arriva a Jaffa: per la sete ci sono i fantastici succhi freschi di melograno (venduti un po' ovunque a Tel Aviv insieme a quelli di agrumi), per la fame il pesce appena pescato servito al Container, divertente ristorante, bar e art space direttamente sul porto (www.container.org.il).
Una gita fuoriporta all'insegna del cuore verde della città? Nel Parco Ariel Sharon a est di Tel Aviv sulla collina di Hiriya: una ex discarica di rifiuti trasformata in un'oasi verde con vista stupenda sul mare e le colline della Giudea e dove sono visibili sofisticati impianti di riciclaggio, promessa di un futuro più pulito e più verde.
Per l'estate Tel Aviv ha due assi in calendario: la notte bianca in programma il primo di luglio e lo straordinario concerto di Bob Dylan al Ramat Gan Stadiun il 20 giugno (www.visit-tlv.com). E nell'imminente futuro quello di diventare una «global city» all'avanguardia in ogni settore, grazie a numerosi punti di forza descritti dalla rivista Time Out: http://issuu.
Inoltre per i mesi di giugno e luglio grazie alle offerte «City Break» di molti operatori in collaborazione con la EL AL, la Tel Aviv Hotel Association e l'Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo si può trascorrere uno splendido weekend volo compreso spendendo da 500 a 700 euro. Un consiglio per l'alloggio? Lo Sheraton: comodo, direttamente on the beach ed elegante. Info: www.goisrael.it
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.