Kairos, un’«occasione» per Lunaria

Siamo arrivatati alla X edizione del Festival Lunaria Teatro «In una notte d'estate» che porterà di nuovo i genovesi appassionati di spettacolo in una delle piazze più suggestive e ricche di storia della nostra città quali p.zza S. Matteo. La crescita costante di partecipazione di pubblico e degli artisti presenti al festival va a confermare l'importanza di quello che Lunaria Teatro ha voluto indicare sin dalla prima edizione come obbiettivo da raggiungere,e cioè di proporre cultura anche d'estate. Spettacoli intesi non solo come puro intrattenimento,ma che seguono un progetto preciso che mescola spettacoli di produzione in debutto nazionale a ospitalità tematica. Ricco come sempre il calendario di questa edizione che propone come sempre appuntamenti di prosa,musica e danza.
Ma punta di rilievo degna di nota è l'appuntamento di lunedì e martedì 16 e 17 luglio alle 21,15 in cui andrà in scena in anteprima nazionale «Kairos», il nuovo spettacolo della Compagnia Diabasis Ballet, ospite fissa da diversi anni di questo festival, segno di un successo sempre crescente di questa giovane compagnia. Successo dovuto ad una notevole preparazione tecnica dei danzatori apportata dalla sua direttrice artistica Maria Grazia Sulpizi, danzatrice e coreografa con alle spalle una lunga e comprovata carriera che l'ha vista protagonista fin da giovane età in grandi compagnie di balletto come quella del Balletto di Torino, poi dell'Accademia di Marsiglia di Roland Petit per finire poi ad essere assistente di Larrio Ekson, esperienza senz’altro non solo importante ma anche formativa per la giovane artista.
In queta nuova fatica della Sulpizi vedremo un'audace ed insolita scelta scenografica, realizzata da Marco de Ambrosis, un prato verde, luci, colori, musica e magia di corpi che attraverso la suggestione della danza esplorano le dimensioni di una possibilità come fa intuire il titolo del balletto, Kairos, che in greco significa momento giusto,opportunità, occasione. Ed è proprio da questo tema che anche il pubblico viene invitato a lasciarsi trasportare e, attraverso le emozioni a sperimentare cose nuove, scegliendo di allontanarsi dalla rassicurante staticità per buttarsi in una naturale evoluzione degli eventi.

Quattro sono i passaggi evidenziati dal balletto: apparenza, percezione, risveglio e apertura. Una visione positiva dell'essere umano che, se vuole, è capace di aprirsi al cambiamento, usando la ricerca emotiva come mezzo di apertura verso gli altri e soprattutto verso se stessi.

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