L’ «ALTRA» AUSTRIA

Le cicogne covano nei nidi sui tetti delle case settecentesche di Rust, nel Burgenland. Canneti e steppa circondano le sponde del lago Neusiedl, un perfetto ombelico sulla rotta degli uccelli migratori, un tripudio di specie - oltre 300 - che scelgono di riposarsi o riprodursi nell'oasi naturale. Gli appassionati di birdwatching gongolano. Intorno si stende una campagna coltivata a vigneto, con strisce dorate di colza e villaggi usciti da un dipinto d'antan. E poi colline picchiettate da filari in una fuga visiva all'infinito. E, ancora, sembra di sentire nell'aria le note delle partiture di Franz Liszt e di Joseph Haydn che, in questa piccola regione dell'Austria, la più a est, fino a 90 anni fa ungherese, sono nati e hanno espresso il loro genio musicale. Qui palazzi e castelli raccontano di un'aristocratica e potente dinastia, gli Esterhàzy, sensibile alle arti, con antenati leggendari come Attila e il conte Vlad, cioè Dracula. Non c'è inquinamento, perché si sfruttano la geotermia, le biomasse, il vento, il sole e tutto quanto serva a creare energia a basso costo e a quasi nullo impatto ambientale. Ottimi i vini - dai rossi ai bianchi dolci - e variegata la tavola, che si basa sui prodotti del territorio e di allevamento come i pregiati suini mangalitza.
Una regione colta, mai noiosa. Bella scoprirla quest'anno, nel bicentenario della nascita di Liszt, con un denso programma musicale che la attraversa fino a dicembre. La chiamano «Lisztomania» e ha il suo clou nella città del compositore, Raiding, dove si visita la casa-museo in cui nacque nel 1811. Accanto, un auditorium tra i migliori in Europa per acustica. (www.lisztfestival.at o www.lisztomania.at).
I percorsi in auto sono così brevi, che si può seguire un itinerario in apparenza schizofrenico. Così, per non abbandonare il pentagramma lisztiano, ci si sposta nel capoluogo Eisenstadt dominato dal castello barocco degli Esterhàzy, un'infilata di sale con argenti, porcellane e dipinti; il Salottino cinese è una rarità e l'affrescata Sala Haydn ha un'acustica perfetta per concerti. Per tutto il 2011, a pianoterra è aperta la mostra «Haydn explosive», testimonianze del maestro in una messinscena d'impatto. A qualche centinaio di metri, gli risponde Liszt con una dissacrante esposizione, che accosta il suo mito a quello dei Beatles, Presley, Dylan. Sulle orme degli Esterhàzy ecco il maniero di Forchtenstein, che ospita i tesori della dinastia: la galleria dei ritratti, la collezione di armi antiche più vasta del mondo, i mobili barocchi in argento, la Wunderkammer sotterranea con strani animali impagliati e automi.
Castelli e piaceri della tavola. Un binomio adatto al settecentesco Palazzo Halbturn, sede di concerti (luglio-agosto). Fa parte della struttura, circondato da un parco, l'hotel- ristorante Knappenstoeckl, poche camere e suite piacevoli (www.knappenstoeckl.at). Ai tavoli, zuppa d'aglio, panna e crostini; asparagi in salsa olandese e prosciutto. La cantina attigua, Schloss Halbturn, produce i rossi Blaufraenkisch, Pinot noir e Zweigelt fino al bianco Sauvignon e da dessert Gruener Veltliner. Ottimo produttore anche Hans Igler a Deutschkreutz in una struttura centenaria ristrutturata come il ventre di un galeone (+43.2613.80365). Ancora vini - ma anche norcineria e salse - da Richard Triebaumer a Rust. Da vedere, a pochi passi, la stupefacente Fischerkirche, unione tra 2 chiese, romanica e gotica.
A Neusiedl am See ci si siede da Nyikospark (+43.2167.40222), dove Sascha Huber prepara filetto di luccio con broccoli, sella d'agnello e risotto. Cucina tradizionale rivista anche da Thomas Trenkmann nel suo ristorante Der Reisinger a Poettsching (+43.2631.2212). Relax alla spa e alle terme, cena e camere di design al St. Martins Therme & Lodge (www.stmartins.at): a vista, il parco di Neusiedl See. Per una scelta ecosostenibile si soggiorna a Vila Vita di Pamhagen (www.vilavitapannonia.at) circondati da 200 ettari di natura; l'energia è prodotta dal centro bioenergetico annesso. Un tuffo nel passato al Dorfmusem di Moenchhof, dove è stato ricreato un villaggio della prima metà del 900.

E acquisti a Steinberg, da Blaudruckerei Koò, che produce i tradizionali Indigo-Handblaudruck, tovaglie, grembiuli, camicie, borse in tessuto blu con motivi bianchi impressi da antichi stampi. Informazioni: www.burgenland.info; voli: www.austrian.com.

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