L’ASSURDA TELECRONACA DEL LOTTO

L’ASSURDA TELECRONACA DEL LOTTO

Date un premio ad Alessandra Canale. Magari piccolo, puramente simbolico. Ma dateglielo. Perché bisognerebbe mettersi nei panni di chi, adesso che le estrazioni del lotto sono diventate tre alla settimana, è costretta a triplicare quella autentica performance da teatro dell'assurdo che è la «telecronaca diretta delle estrazioni del Lotto», chiamata invece con immotivata sobrietà Il Lotto alle otto (martedì, giovedì e sabato su Raidue, ore 20,20). Già il fatto che ci sia una trasmissione televisiva impostata appositamente sulle estrazioni del Lotto lascia alquanto sconcertati: si tratta di dare semplicemente notizia dei numeri usciti, inquadrandoli con le telecamere il tempo necessario perché i giocatori possano controllare le loro giocate. E così si è fatto per anni, senza che nessuno sentisse altre esigenze. Invece no. Volete mettere invece il progresso cui si è giunti grazie al Lotto alle otto. Adesso ad ogni pallina uscita la «telecronista» Alessandra Canale inizia a scandire il suo lento rosario: «Ecco le signore della commissione che danno l'autorizzazione all'estrazione...vedete le palline scese dai caricatori nell'urna trasparente...ora osservate la corona che gira attraverso la sfera...attenzione...è in atto la fase di mescolamento...ecco il giro di corona...tra poco la nicchia catturerà la pallina...ora il meccanismo ad aria compressa è attivato». A questo punto, all'apparenza un po' sfibrato pure lui, esce l'incolpevole numero estratto, che la signorina Canale non ha nemmeno la soddisfazione di poter comunicare, perché tale compito è istituzionalmente delegato agli incaricati della severa «commissione». Potrebbe bastare così, dato che anche agli unici due o tre italiani eventualmente interessati a conoscere i termini tecnici della strumentazione necessaria per far uscire i numeri del lotto le informazioni date nel frattempo potrebbero sembrare più che sufficienti. Nossignori. Lo stillicidio, pardon lo show, must go on. Ed ecco quindi l'incolpevole Canale che, con volenteroso puntiglio, ci illustra di nuovo come esce la seconda pallina, nel caso non lo avessimo capito bene: «Ecco la nicchia di nuovo libera...tra poco la nicchia catturerà la nuova pallina...guardate la corona che gira attorno alla sfera...di nuovo in atto la fase di mescolamento...di nuovo il getto di aria compressa...l'urna trasparente...il giro di corona».

Il giro di corone è nel frattempo venuto ai telespettatori, ma la stessa Canale appare comprensibilmente provata alla fine di ognuna di queste telecronache trisettimanali sempre uguali a se stesse. Esce dallo studio con l'aria stressata e quasi di corsa, come fosse attivata anche lei dal meccanismo ad aria compressa.

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