L’auto d’antan va di gran moda

Veterane e storiche, accanto a youngtimer e instant classic, tra rare icone di un mito per pochi e fascinose automobili d’antan con cui rendere la passione un desiderio possibile. E poi, ricambi e componenti per l’automobilismo e il motociclismo da collezione, da rari pezzi anteguerra a kit per il tuning ante litteram, capi di vestiario e accessori vintage, oggettistica d’autore, memorabilia, modellini e giocattoli in latta che fanno la gioia di migliaia di appassionati e collezionisti.
È il Salone delle «Auto e moto d’epoca», oggi alla giornata conclusiva, che alla Fiera di Padova s’impone come la più importante mostra-mercato europea di settore, sorpassando l’omologa manifestazione tedesca di Essen: 1.200 espositori distribuiti su oltre 90mila metri quadrati, tra cui spicca la presenza delle case madri, da Fiat e Alfa Romeo a Maserati e Mercedes, oltre a Ducati, le scuderie e i registri storici di marca, insieme ad Aci, Asi e Fmi, con il corollario di quasi quaranta club e circoli territoriali. E ancora, restauratori, commercianti e privati che animano il colorito parterre delle compravendite, effervescente nonostante i venti della crisi e i prezzi spinti sempre più in alto dall’ampliarsi del novero degli amatori, in un contagio spesso irrazionale.
«Il mercato - sostiene il patron della rassegna Mario Baccaglini - è formato da un target medio alto, poco sensibile alla congiuntura economica; inoltre, aumentano coloro che dicono basta al mattone e alle azioni in Borsa: meglio investire in un bell’oggetto che gratifichi e che si rivaluti nel tempo».
In effetti, nell’arco di un quadriennio sono diversi i modelli che hanno raddoppiato le quotazioni, dalle Porsche 356 alle più abbordabili Giulietta e Lancia Fulvia Hf. A detta degli organizzatori la scorsa edizione ha visto passare di mano oltre il 60% delle automobili in vendita; quest'anno le vetture in mostra sono 2.400, 1.300 delle quali pronte a cambiare proprietario. Ferrari, Porsche, Mercedes e Jaguar sempre al top delle preferenze, in un mix di autentiche rarità per le quali è d’obbligo un assegno almeno a cinque zeri, come per la strepitosa Lamborghini Miura P400, la sensuale Mercedes 300 Sl o la spettacolare berlinetta Maserati A6 Gcs (che nel ’54 Pininfarina costruì in soli 4 esemplari) e di modelli oggetto di culto alla portata di molti, dall’evergreen Porsche 911 Carrera all’affascinante Jaguar E Type.
Tra passione e business anche l’asta di Coys, specialista nella vendita all’incanto di veicoli d’epoca, che ieri ha aggiudicato buona parte dei lotti in un catalogo dal valore complessivo di oltre 10 milioni di euro: tra gli oggetti più contesi tra i collezionisti internazionali, un’introvabile Bugatti Type 35A del 1926, capace di completare lo scorso anno la Mille Miglia, l’elegante Lancia Lambda Torpedo appartenuta alla famiglia omonima, vero concentrato d’innovazione per gli anni Venti, la regale Isotta Fraschini 8A il cui restauro, completo di maniglie e finiture d’argento, è costato a metà degli anni ’90 oltre 300mila euro, la sportivissima Porsche 959 appartenuta al direttore d’orchestra Herbert Von Karajan e all’Aga Khan, l’adrenalinica Ford Thunderbird cabrio del 1964 usata per la pellicola cult Thelma & Louise. E all’incanto è andata pure una Fiat 500 Abarth Ss da 160 cavalli nuova di zecca, accontentando un appassionato impaziente.


Valgono senz’altro la visita gli spazi dedicati alle instant classic, ove spiccano una Bugatti Eb110 e una Pagani Zonda con carrozzeria in carbonio, la rassegna di Porsche che festeggia il sessantesimo con una partecipazione corale dei propri registri, la vetrina del Biscione con i gioielli Alfa 8C 2300 e 1900Ss, in un passaggio di consegne ideale all’ultima nata nella casa italiana, la compatta e aggressiva MiTo.

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