L’imprenditore sulle rotte del cacao

Com’è che lei, Durante, è diventato proprietario terriero in Costa d’Avorio?
La domanda, buttata lì così, pare una provocazione. Ma l’interessato, Milo Durante, imprenditore nel campo della consulenza aziendale in certificazione di qualità e qualità ambientale, animatore culturale e candidato alla Provincia di Imperia per l’Udc, non si scompone neanche un filo. E precisa: «Definirmi proprietario terriero è un po’ troppo. La verità è che mi hanno regalato un appezzamento di terreno coltivato a cacao, grande un ettaro».
Farà il Cincinnato?
«Non ci penso nemmeno. La mia attività resta quella di consulente di direzione, organizzazione e formazione. Ma poiché, nell’ambito del mio lavoro, sono entrato in contatto con numerosi Paesi africani, tra cui la Costa d’Avorio, l’Associazione locale dei produttori di cacao mi ha insignito di questo omaggio di alto valore simbolico».
A proposito di qualità, in quei posti il cacao è ottimo.
«Ottimo e abbondante. Ma non c’è solo cacao. La Costa d’Avorio è il primo produttore al mondo della materia prima del cioccolato, ma anche il terzo produttore di caffè, oltre ad avere importanti giacimenti di minerali».
Si è creato un rapporto.
«Per seguire le attività in loco, vado lì complessivamente un paio di mesi all’anno».
E sono nate sinergie.
«...con altri Paesi africani che vogliono seguire la strada della certificazione di qualità dei prodotti per affermarsi in un mercato internazionale competitivo».
Qualche nome.
«Sudan, Mauritania, Gabon, Mali, Marocco, oltre naturalmente alla Costa d’Avorio che, dopo anni di turbolenza politica e sociale, è tornata la Svizzera dell’Africa».
Ce n’è abbastanza per prendersi il mal d’Africa.
«L’ho già preso. Il continente è pieno di risorse umane ed economiche che possono e devono essere valorizzate al massimo. Io sono lì per contribuire a questo processo che va a vantaggio innanzi tutto dei produttori locali».
Ma così lei, Durante, rischia di dimenticarsi di Imperia.
«Neanche per sogno. Il mio impegno politico lo dimostra. Voglio rilanciare in particolare il turismo culturale, promuovere l’interscambio commerciale con l’Africa e i principali Paesi del mondo.

Ma mi darò da fare anche a Genova: è imminente l’apertura di un Caffè letterario in piazza delle Erbe, con la partecipazione di Paolo Crepet e Cristina Balzano. Dall’Africa al centro storico genovese, c’è tempo e spazio per tutto».

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