da New York
Già si contano le prime vittime, una nella Repubblica Dominicana, cinque in tutti i Caraibi. Tra loro un ragazzino, sedici anni, si era avvicinato al litorale per osservare il mare vicino allautostrada che collega Santo Domingo allaeroporto. La furia di Dean, luragano che ha scatenato lemergenza nei Caraibi, si è abbattuta con venti da 240 chilometri orari sullisola e le onde hanno trascinato il giovane, inghiottendolo senza speranze. In Giamaica la gente fa la coda ai distributori di benzina, svuota i supermercati, raccatta il possibile, spinta dalla paura e da un prevedibile istinto di sopravvivenza. Perché qui larrivo di Dean è imminente e il primo ministro Portia Simpson ha sospeso la campagna elettorale per il voto del 27 agosto: «Ora dobbiamo tutti unirci contro la minaccia delluragano», ha spiegato.
Il vento continua a soffiare con una forza dirompente e lemergenza è scattata adesso anche nello Yucatan, in Messico, lanciata dal National Hurricane Center, divisione del centro meteorologico nazionale degli Stati Uniti. Finora luragano ha registrato «forza 4», ma dopo essere passato dalle isole Cayman, potrebbe anche raggiungere «forza 5», come Emily, Rita, Wilma e Katrina, i quattro uragani che nel 2005 hanno colpito lAmerica.
Questa volta, però, proprio per evitare gli errori commessi per il passaggio di Katrina, il presidente americano George W. Bush ha firmato un documento ufficiale dando il via libera a unimmediata mobilitazione di uomini e mezzi, in vista dellarrivo di Dean in Messico mercoledì. «Stiamo lavorando a stretto contatto con lo stato del Texas per capire quali sono i bisogni della popolazione», ha detto un portavoce della Casa Bianca, mentre gli Stati Uniti attendono il rientro anticipato della navetta spaziale Endeavour.
Intanto la Farnesina, che continua a ricevere chiamate e richiesta di assistenza dai turisti italiani, ha chiesto a tutti i connazionali in vacanza nellarea del Golfo del Messico di collaborare ed evitare allarmismo, pur in presenza di una situazione indubbiamente difficile. «Abbiamo contattato gli operatori turistici, che faranno tutto il possibile per agevolare sotto il profilo logistico i connazionali», ha precisato lUnità di crisi del ministro degli Esteri.
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