Paolo Tagliacarne
Asfal\to o sterrato, strada o sentiero. Terreni di diversa interpretazione a seconda che li si affronti in auto, in moto, in bicicletta, o correndo. Avete mai fatto caso a come cambia la strada e il paesaggio a seconda del mezzo con cui la si percorre? Il terreno si presta a diversi giudizi se affrontato con le pesanti e poco sensibili ruote di una mountain bike o con i sottilissimi e sensibilissimi pneumatici di una superbici da corsa. Ancora diverso, se corso con un leggero paio di scarpe da running.
Il ciclista, come chi corre, ha una percezione della strada, tutta sua. Il ritmo della pedalata impone il ritmo dei pensieri e viceversa. Buoni pensieri contribuiscono ad elevare la velocità media, così come una pedalata agile, regolare e potente, aiuta e stimola i pensieri. Quando si è ben preparati e si conosce il percorso, si va d'istinto, il coordinamento dei movimenti è un automatismo e il pensiero è libero di vagabondare. Non pensieri di corsa, ma pensieri «da» corsa. E le divagazioni si accavallano fino a confondere il filo dei pensieri con il filo dell'orizzonte. Il corpo, la mente e la bicicletta diventano un tutt'uno.
La bicicletta è un'attitudine, un sentimento sincero e disinteressato, una grande compagna di gioco per i bambini e anche per molti adulti che pedalano per chilometri e chilometri, da soli o in compagnia. Sicuramente in compagnia dei loro pensieri migliori. Si perché, forse in pochi lo sanno, la fatica fisica appaga lo spirito e avvicina alla saggezza. E di saggezza di questi tempi ce n'è bisogno assai. Come ho sentito dire un giorno da Camillo Onesti, «se tutti corressimo di più, litigheremmo di meno».
A chi non piace passeggiare in bicicletta? A chi non sembra di ritornare alla libertà di un bambino quando, dopo tanti anni, risale su una bicicletta? In fondo la bicicletta è la prima compagna di gioco di tutti i bambini del mondo. Quando si arriva a «togliere le rotelle» il mondo cambia, si allargano il tempo, lo spazio e le amicizie. E' un grande traguardo, una pietra miliare nel processo di crescita. Alcuni, crescendo, si dimenticano della bicicletta e del bambino che ci pedalava sopra. In molti, sempre di più, la riscoprono in età adulta.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.