«Macché Svizzera, la Patria è l’Italia»

«Ho studiato cinque anni in un collegio della Svizzera tedesca e amo molto la Svizzera, ma la mia patria è l’Italia. Del Sud, del Centro e del Nord». Così Ignazio La Russa ha replicato ieri a Umberto Bossi entusiasta della petizione on-line che sta raccogliendo le firme (ormai più di 12mila) per far diventare la Lombardia il ventisettesimo cantone. «È una bellissima idea», aveva detto Bossi a Castiglione Olona. «Potremmo dichiarare guerra alla Svizzera - ha scherzato con i militanti - e arrenderci subito». Poi ha sostenuto che «l’Italia non è certo un Paese molto democratico, perché non è prevista la secessione, ma ci sono esempi in Europa di regioni che si mettono insieme al di là e al di qua della frontiera». A fargli da sponda l’ex ministro dell’Interno (e questo è davvero cosa bizzarra) Roberto Maroni. Per cui la petizione «mi sembra una cosa importante e significativa» e il gran numero di adesioni «dimostra la voglia che c’è di cambiamento verso un moderno sistema federalista, la battaglia della Lega».

Secondo Maroni «la Svizzera è il modello più vicino a noi e che vogliamo attuare anche qui. Mi ricorda quando nel 1980 abbiamo iniziato io e Umberto Bossi. Il nostro progetto era proprio di riunificare i territori del nord-ovest della Lombardia (le province di Varese, Como e Lecco) con il Canton Ticino».

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