Macef, un successo partito 90 anni fa È il Salone della casa

È pronto a spegnere novanta candeline con successo di pubblico e di espositori. Il Macef, il Salone internazionale della casa che apre oggi i battenti alla Fiera di Milano ai soli operatori professionali, sta per festeggiare un gran bel compleanno: tutti i numeri della novantesima rassegna sono in positivo. Dagli espositori, ai buyer agli spazi segnano incrementi a due cifre: «Dopo gli anni della crisi dei consumi e dei desideri, è una fiera che cresce e cresce bene – ha affermato Marco Serioli, direttore esecutivo di Rassegne, la società del gruppo Fiera Milano che organizza la mostra - in particolare, nei settori di punta della tavola, della cucina, degli argenti e dell’alta decorazione. È aumentata anche la dimensione media dello stand, con un’inversione di tendenza rispetto al passato in cui gli espositori, pur di esserci, preferivano ridurre le dimensioni del proprio spazio».
Ciliegina sulla torta del compleanno è il ritorno di alcuni marchi storici del made in Italy come, a esempio, Bialetti, Agostina, e Richard Ginori. Ed ecco che per le celebrazioni tutte le vetrine della Rinascente di piazza Duomo sono state trasformate in stanze delle meraviglie e dedicate all’evento: non c’è l’omino con i baffi, ma una gigantesca moka a ricordarci un’invenzione tutta italiana, così come la pentola a pressione.
Sono tre i numeri che caratterizzano questa edizione del Macef. Novanta sono le edizioni: nata nel settembre del 1964, la fiera, dapprima annuale e dal 1972 semestrale, ha raccolto intorno a sé il meglio del design e dell’industria della casa. Qui sono stati concepiti e presentati i prodotti del nostro miracolo economico, dalla plastica alla pentola a pressione, dalla caffettiera ai rivestimenti antiaderenti. Qui le grandi aziende, non solo italiane, si sono date appuntamento per decenni per conquistare un mercato che mano a mano diventava globale. A tante imprese, quasi 300, che da oltre dieci anni sono sempre state presenti a entrambe le edizioni di gennaio e settembre del Macef va un premio particolare, così come saranno festeggiate con i dovuti onori anche quelle storiche che non hanno mai mancato un appuntamento in quarantacinque anni di vita della manifestazione. Gli altri due numeri significativi riguardano gli espositori e lo spazio occupato dalla mostra: il primo registra un incremento del 16% con una netta prevalenza delle aziende italiane rispetto a quelle straniere, a cui si affianca quello degli oltre 2.000 buyer internazionali(+60%) provenienti da 25 Paesi tra cui Russia, Spagna, Magreb, Regno Unito, Francia e Turchia.
Già nel 2010 Macef, tra i suoi competitor internazionali, è stata l’unica mostra a crescere sia in fatto di espositori sia per quanto riguarda i visitatori, che quest'anno sono attesi in oltre centomila. Le celebrazioni saranno in grande stile e l’occasione per ripercorrere quasi cinquant’anni di storia industriale italiana. «Il simbolo del Novantesimo è il poliedro – ho sottolineato Serioli - che ben rappresenta le tante forme e realtà della nostra industria». Questa edizione, inoltre, sarà accompagnata anche da due mostre, curate dall’architetto Marco Migliari: «Storie del quotidiano», che ripropone il brillante cammino di aziende e prodotti che a partire dagli anni ’60 hanno conquistato i mercati attraverso intuizioni geniali e prodotti di successo e «Valori plastici», un doveroso omaggio alla plastica, materiale che è nato dentro Macef e che, attraverso la fiera, si è poi diffuso nelle case di tutti.

Alla fiera prende parte, tra gli altri, anche la Kartell che è stata la prima in Italia a introdurre i materiali plastici, il moplen, nella catena produttiva e a concepire prodotti che tuttora la proiettano ai vertici internazionali. «Questa presenza – ha concluso il direttore esecutivo – rincuora le centinaia di piccole e medie imprese presenti in fiera che non hanno, però, la stessa potenza di nome e d'immagine».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica