Magie sul ghiaccio con Plushenko e le stelle azzurre

Il 2009 promette subito scintille al Palasharp, dove il 5 e il 6 gennaio l'infreddolito pubblico di Milano potrà scaldarsi le mani applaudendo gli interpreti internazionali del pattinaggio su ghiaccio che parteciperanno a Kings On Ice, manifestazione che giunge in Italia dopo due anni di successi a base di tutto esaurito nei palazzetti di mezzo mondo. Uno spettacolo partorito dall'unione di talenti tra la stella del pattinaggio Evgeni Plushenko (tra i più grandi di sempre e medaglia d'oro alle Olimpiadi di Torino 2006) e il fuoriclasse del violino Edvin Marton, che accompagna sul ghiaccio i ricami sul ghiaccio del russo con le note di uno Stradivari appartenuto a Paganini.
Nel corso delle due ore di spettacolo, questi virtuosi saranno accompagnati da un cast eccezionale che, sulle coreografie di Maurizio Margaglio - pluricampione in coppia con Barbara Fusar-Poli - danzerà accompagnato dalla musica dell'Orchestra dell'Opera di Budapest.
«Una delle poche esibizioni cui tutti i pattinatori vorrebbero partecipare», queste le parole con le quali Margaglio introduce Kings On Ice, la cui coreografia è stata studiata in modo da «aggiungere classe ed eleganza allo spettacolo. La presenza di un violino seicentesco e di un'intera orchestra sinfonica rendono questo un gala atipico, teatrale e suggestivo».
Oltre che su Plushenko, l'attenzione del pubblico sarà tutta sugli azzurri Silvia Fontana, sul duo Cappellini-La Notte e su Massimo Scali e Federica Faiella, la coppia campione d'Italia: entrambi nativi di Roma ma attualmente residenti a Detroit, dopo una parentesi a Milano, dove sono ancora tesserati per l'Agorà Skating Team.
Negli ultimi anni Federica e Massimo hanno raccolto l'eredita di Margaglio-Fusar Poli, diventando la coppia numero uno in Italia. Nonostante questo, dopo la sfortunata esperienza alle Olimpiadi invernali del 2006, i due sono però emigrati negli Stati Uniti alla ricerca di un ulteriore salto di qualità: «Il primo anno negli Usa non è stato facile per via dello stacco tremendo di realtà», racconta Federica nei pochi momenti liberi tra una prova e l'altra.
Una decisione che ha giovato molto alla carriera della coppia, soprattutto per le favorevoli condizioni logistiche che permettono ora ai due di dedicarsi esclusivamente al pattinaggio: «Quando abitavamo a Milano passavamo ore imbottigliati nel traffico o sui mezzi pubblici per raggiungere la pista. Ora abitiamo a cinque minuti dall'impianto e questo ci permette di allenarci al massimo, avendo anche piena disponibilità della pista».


Situazione che non ha fatto altro che proiettarsi nei risultati agonistici dell'ultima stagione (quarti agli Europei e quinti ai Mondiali) e di quella attuale (un primo e un secondo posto al Gran Prix), che promette benissimo anche per i prossimi traguardi: «Siamo già proiettati verso gli europei di Helsinki a fine gennaio e i Mondiali di marzo a Los Angeles», conclude Federica prima di riallacciarsi i pattini e salutare scivolando via sul ghiaccio.

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