Mamma Haidi e Caruso come al G8

Mamma Haidi e Caruso come al G8

Francesco Caruso e Haidi Giuliani, parlamentari di Rifondazione comunista, sono entrati ieri mattina nel Centro di permanenza temporanea di Crotone e si sono autoreclusi «come forma di protesta contro questi luoghi di negazione della democrazia e dello stato di diritto».
La mamma di Carlo Giuliani e l’ex leader dei Disobbedienti napoletani, oggi rispettivamente senatrice e deputato dopo i fatti del G8 di Genova, sono stati anche capaci di riportare uniti più che mai gli alleati della Casa delle Libertà. Pressoché all’unisono sono state infatti tutte le reazioni degli esponenti del centrodestra alla notizia dell’autoreclusione dei due parlamentari. «Caruso e la Giuliani reclusi in un Cpt? Che ci restino», è la battuta con la quale l'ex ministro di An Maurizio Gasparri, esponente dell'esecutivo politico di Alleanza Nazionale, liquida l’argomento. Più che imitarlo, lo copia pedissequamente il vicepresidente dei senatori della Lega Dario Galli: «Minacciano di restare autoreclusi nei cpt calabresi? Speriamo non sia la solita sparata e che la minaccia vada a buon fine. Restino pure nel Cpt di Crotone: probabilmente quello è l'ambiente in cui si trovano più a proprio agio». E se anche Angelo Alessandri, presidente federale della Lega giudica «una bella notizia», l’annuncio dell’autoreclusione, persino l’Udc critica il gesto. Lo fa, ovviamente, usando parole diverse dal resto della coalizione: «Il gesto di Caruso e Haidi dimostra ancora una volta che governo e maggioranza sono ostaggio di una sinistra estrema - chiosa il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa -.

Invece di affrontare con serietà i problemi, non esita a fare demagogia anche sulla tragedia dell'immigrazione clandestina». Haidi ieri sera però è ripartita per Genova, lasciando autorecluso solo Caruso. «A Crotone e Lamezia, comunque - ha detto - lascio il mio cuore. Sono solidale con Francesco».

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