Mech sbarca ad Hollywood: «E vi porto Sharon Stone»

«Dal vivo è ancora più bella, emana uno charme che supera di gran lunga le aspettative»: È questo il commento di Gianluca Mech su Sharon Stone. Lui, l'inventore della dieta Tisanoreica; lei, la sexy diva di Basic Instict. Loro, insieme, a Los Angeles, durante la notte degli Oscar. Loro, insieme, in collegamento con il Chiambretti Sunday Show per un'accoppiata insolita, originale e curiosa. E che funziona sullo schermo e nella realtà. «Ci siamo conosciuti sei mesi fa e l'ho trovata una persona squisita, oltre che una donna mozzafiato - dichiara Mech -. Quest'esperienza è stata la conferma di quella prima impressione».
Un incontro inaspettato, un duetto fuori dagli schemi. Perfetto per Piero Chiambretti, gratificante per Gianluca Mech che, esperto di alimentazione e promotore della «bellezza sostenibile», nella poco più che cinquantenne Sharon Stone ha trovato la prova vivente della sua teoria. «Per stare bene, per essere in forma bisogna puntare sul corretto equilibrio tra peso e salute, alimentazione ed esercizio fisico». La Stone non dimostra l'età che ha, grazie proprio a questo mix di fattori, unito e «condito» da un concentrato di fascino e sex appeal. Non solo a lei il nutrizionista della Tisanoreica e di molte star, i cui nomi sono tutti top secret, si è affiancato nella scintillante Hollywood. Accanto a lui, questa volta in veste di maestro di cerimonie al Los Angeles Italia Film Art and Music Fest altre due belle, la nostrana Elisabetta Canalis e la statunitense Clarissa Burt.
Camaleontico e dinamico, Gianluca Mech si muove dal palco al backstage e non si ferma. Per carattere e per professione. «A Los Angeles lavoro full time: con il mio staff seguo molti attori, spesso alle prese con ruoli che impongono diete ferree o regimi ingrassanti in tempi record».

E proprio un ruolo da attore gli è stato appena proposto per Starlight, il nuovo film diretto da Nick Hurran e coprodotto da Rex Media/Delux. Le riprese cominceranno a settembre, in Italia. Mech ci sta pensando. Non si sbilancia e non dichiara nulla di ufficiale, salvo la parte che dovrebbe interpretare: «Mio nonno, che era un erborista».