Medvedev: "Pronti a fare a meno della Nato"

Il Senato federale e la Duma hanno approvato all'unanimità un appello al Cremlino per il riconoscimento dei due stati separatisti georgiani. Il presidente di Tbilisi Saakashvili: "Conseguenze disastrose". Washington: "Inaccettabile". Frattini invita alla cautela

Medvedev: "Pronti a fare a meno della Nato"

Mosca - Il Consiglio della federazione, il Senato russo, ha approvato all’unanimità un appello al Cremlino per il riconoscimento dell’indipendenza di Ossezia del sud e Abkhazia. E a stretto giro è arrivata anche l'approvazione da parte della Duma, la Camera bassa del parlamento. "Mosca valuta la possibilità di rompere totalmente i rapporti con la Nato". Lo ha detto il presidente russo, Dmitry Medvedev. "Siamo pronti a prendere qualsiasi decisione, a sospendere i rapporti che abbiamo con la Nato" ha detto Medvedev nel corso di un incontro a Sochi con l’ambasciatore russo all’Alleanza, Dmitry Rogozin. Si tratterebbe, ha aggiunto, di una decisione ardua ma giustificata dal fatto che le relazioni tra Mosca e la Nato sono "decisamente peggiorate".

La votazione I due leader delle repubbliche separatiste sono intervenuti alla riunione. Il sudosseto, Eduard Kokoity, ha affermato che "Ossezia del Sud e Abkhazia hanno motivi più forti, sia dal punto di vista giuridico sia politico, all’indipendenza di quanti ne abbia avuti il Kosovo". L’abkhazo, Serghei Bagapsh, ha detto che "Abkhazia e Ossezia del sud non vivranno mai più con la Georgia nello stesso stato". Il Consiglio della federazione ha aperto stamani la riunione con una richiesta del presidente Serghei Mironov di riconoscere all’unanimità il diritto all’indipendenza dei due territori separatisti georgiani, per rivolgere un appello in questo senso al leader del Cremlino, Dmitri Medvedev. Anche il consiglio ristretto della Duma, la cui tenuta plenaria è in programma per il mezzogiorno locale (le 10 italiane), si era pronunciato per la richiesta di indipendenza. Scontato l'esito della votazione. Anche la Camera bassa russa ha approvato una risoluzione nella quale chiede al Cremlino di riconoscere l’indipendenza di Abkhazia e Ossezia del sud. I deputati della Duma hanno anche rivolto un appello ai parlamenti mondiali e alle organizzazioni internazionali perchè riconoscano le due repubbliche come indipendenti da Tbilisi.

Saakashvili: "Disastroso" Il riconoscimento da parte della Russia dell’indipendenza di Abkhazia e Ossezia del sud "avrà dei risultati disastrosi". Lo afferma in un’intervista al quotidiano francese Liberation il presidente della Georgia Mikhail Saakashvili, che aggiunge di "non credere" che "qualcuno nella comunità internazionale sia abbastanza irresponsabile da accettarlo. Io credo che si tratti di un grave errore, di un tentativo di cambiare con la forza le frontiere dell’Europa. Ciò avrà conseguenze disastrose, anche per la Russia" ha detto il leader georgiano.

Washington E' "inaccettabile" che il parlamento russo abbia riconosciuto l’indipendenza alle regioni georgiane della Abkhazia e dell’Ossezia del Sud. "La Russia deve rispettare l’integrità territoriale e la sovranità della Georgia" ha dichiarato Robert Wood, portavoce del dipartimento di Stato. Anche il cancelliere tedesco Angela Merkel ha criticato il voto del parlamento russo: "Sono preoccupata per la decisione - ha dichiarato - sarebbe contro la legge internazionale".

Frattini: "Prudenza" Nel prendere atto del voto unanime della camera alta del parlamento russo a favore del riconoscimento da parte del Cremlino dell’indipendenza di Abkhazia e Ossezia del Sud, il ministro Frattini ha rivolto al ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, un invito alla particolare

cautela in considerazione della delicatezza dell’attuale situazione nella regione. È quanto si legge in un comunicato della Farnesina che riferisce di una conversazione telefonica tra Frattini e l’omologo russo Lavrov.

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