In un video della durata di 100 minuti diffuso il 2 giugno dal braccio mediatico di al Qaida, «As Sahab», indica come possibili obiettivi «i leader occidentali» perché sono «meno difficili da colpire». Nel messaggio si citano ad esempio il caso di Papa Benedetto XVI, fatto cadere da una donna svizzera alla messa di Natale del 2009, e «del premier italiano Silvio Berlusconi», ferito al volto a Milano il 13 dicembre 2009 da Massimo Tartaglia.
Secondo la trascrizione effettuata dal sito Startfor, a parlare è Azzam lamericano, uno dei portavoce di al Qaeda, il cui vero nome è Adam Gadahn, il militante nato in California e diventato una delle voci più seguite del movimento. Nel video, diffuso il 2 giugno, Azzam invita i seguaci alla Jihad individuale e cita questi due episodi per dimostrare come sia facile colpire i leader occidentali.
Azzam raccomanda di colpire in occidente anche per la «maggiore risonanza che lazione avrebbe», puntando anche ad obiettivi meno complicati da avvicinare come giornalisti famosi, capitani dindustria e scienziati. Secondo Azzam un uomo armato anche di una semplice pistola avrebbe potuto fare molti danni. Inoltre il portavoce afferma che un colpo portato in un paese occidentale ha un grande impatto propagandistico assicurato. Insomma, secondo Azzam, con uno sforzo minimo si potrebbe avere un risultato più che soddisfacente.
Azzam consiglia ai seguaci di Al Qaida a essere molto prudenti e a non fidarsi di nessuno. Esaminando numerosi arresti di terroristi in Usa o in Europa, il portavoce li spiega con le scarse misure di sicurezza adottate da queste cellule. Ma se i mujahedin sono attenti, evitano di parlare troppo è il suo consiglio le probabilità di successo crescono. Va, poi, allargata la lista dei bersagli: giornalisti, personalità delleconomia e qualsiasi obiettivo poco protetto. Per gli esperti dellintelligence lanalisi di Gadahn conferma le difficoltà dei qaedisti nellorganizzare attacchi complessi. Lappello alla Jihad individuale ne è la prova: significa affermano gli analisti che il movimento deve affidarsi allo spontaneismo e probabilmente incontra problemi nel creare network come in passato. Insomma, i colpi assestati dagli americani negli ultimi tempi ai vertici dellorganizzazione terroristica avrebbe effettivamente intaccato la struttura e il cuore di Al Qaida.
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