«Mercato immobiliare ok, ma tasse alte e troppi evasori»

Nel quarto trimestre del 2009 si consolidano i segnali di stabilizzazione del mercato immobiliare. Lo rileva la Banca d’Italia nel consueto sondaggio tra le agenzie immobiliari (condotto con Tecnoborsa), che segnalano un parziale recupero del numero di compravendite, una riduzione del volume di incarichi a vendere rimasti inevasi e una sostanziale stazionarietà delle quotazioni, in particolare con riferimento alle attese per il trimestre in corso. Gli operatori manifestano, inoltre, un miglioramento nelle prospettive del proprio mercato di riferimento, in misura più accentuata sugli orizzonti più distanti.
La quota di operatori che hanno venduto almeno un immobile è salita di circa il 69%, il valore più alto dall’inizio delle rilevazioni nel dicembre 2008: allo stesso tempo, si è intensificata la riduzione del saldo tra le percentuali di risposte che segnalano l’aumento o la diminuzione congiunturale delle giacenze di incarichi a vendere, sceso a 12,7 punti percentuali da 22,6 nella precedente rilevazione.
Tuttavia il responsabile del Servizio studi di Bankitalia, Salvatore Rossi, sottolinea anche come la pressione fiscale sia «da anni intollerabilmente alta. Questa situazione va corretta: è un formidabile freno alla crescita economica.

Oltre a un problema di livello medio - aggiunge ancora Rossi - ve n’è uno di distribuzione del carico fiscale e di selezione avversa: evasori, totali o parziali, ed elusori appartengono tipicamente a categorie professionali meno “utilì” sotto il profilo del contributo allo sviluppo economico del Paese, che vengono invece de facto fiscalmente incentivati rispetto ad altri, come le medie e grandi imprese esposte alla concorrenza internazionale».

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