Apre una grande fattoria sotto il Castello Gli abitanti contestano griglie e bancarelle

Sarà «la più grande fattoria mai aperta in città». Coldiretti aprirà questa mattina alle 9.30 con il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina e migliaia di contadini un grande villaggio degli agricoltori che invaderà piazza Castello e piazza del Cannone. Fino a domenica sera, annuncia Coldiretti, si potranno «assaggiare i menu degli agrichef, senza dimenticare la carne cento per cento italiana servita nelle bracerie e la pizza autenticamente tricolore ma anche lo street food, il pesce azzurro al cartoccio». Ci sarà anche la sezione Agriasilo, dove i bambini potranno imparare a mungere gl animali e a pigiare l'uva. Gli organizzatori hanno lavorato tutto il giorno ieri per allestire la fiera, ma i tendoni e le casse scaricate in piazza hanno fatto montare la polemica dei comitati dei residenti. Già nel 2014, durante l'ex giunta Pisapia, si scatenò un'accesa polemica tra cittadini e assessori per l'utilizzo indiscriminato di piazza Castello appena chiusa al traffico e subito trasformata in una «sagra della salamella». Le polemiche portarono all'approvazione di una delibera bipartisan nel consiglio del Municipio 1, fissava paletti per il futuro a manifestazioni che prevedessero vendita di cibo (sia pure a chilometro zero). E la questione è tornata alla ribalta ieri durante gli articoli 21. Filippo Jarach, esponente del centrodestra, ha puntualizzato come la concessione dei permessi alla Coldiretti sia «l'ennesima dimostrazione che gli atti approvati nelle zone non vengono presi in minima considerazione dalla giunta comunale». Niente contro l'associazione dei coltivatori, ha confermato la portavoce dei residenti Barbara Bianchi Bonomi, «ma non ci sono altri luoghi per organizzare manifestazioni sullo stile della sagra di paese? Perchè non valorizzano gli ex scali ferroviari?».

E il consigliere di Forza Italia Fabrizio De Pasquale incalza: «Non c'è pace per piazza Castello. Errare è umano ma perseverare è diabolico. Quando fu vietata la circolazione la sinistra disse che era per valorizzare l'area ma qui si sono visti in 4 anni tanti bus turistici parcheggiati e salamelle».

ChiCa