Chef ambulanti a Bergamo per la fiera del gusto globale

Le specialità e i prodotti artigianali di tutta Europa tornano a Bergamo. Dall'11 al 13 ottobre si terrà la dodicesima edizione di «Mercatanti in Fiera», la manifestazione organizzata da Anva Confesercenti.
Quest'anno gli stand saranno più di cento, con venditori ambulanti provenienti da Spagna, Francia, Inghilterra, Germania, Austria, Olanda, Belgio, Irlanda, Grecia, Russia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovenia, Polonia, Finlandia. Wurstel, birra, paella e biscotti olandesi soddisfaranno anche i palati più esigenti: ci sarà solo l'imbarazzo della scelta. Dall'Inghilterra arriveranno pregiatissimi the, accompagnati da cupcakes. Gli amanti del formaggio potranno degustare le forme in arrivo dai Pirenei, mentre i golosi potranno concentrarsi sulla piccola pasticceria della Valle d'Aosta o sul torrone provenzale. Anche gli amanti dello shopping originale troveranno pane per i loro denti: dalla Russia arriveranno abiti e oggetti vintage, dalla Polonia un venditore di ambra pregiata. Anche l'Italia sarà presente con le sue specialità regionali: vini, formaggi e salumi faranno una sana concorrenza alle prelibatezze straniere. Una sfida tutta da gustare che avrà un solo vincitore: l'appetito dei bergamaschi e dei turisti, previsti in gran numero anche quest'anno.
«La manifestazione, ancora una volta, valorizzerà Bergamo - spiega Giulio Zambelli, presidente di Anva Confesercenti -. Si tratta infatti di una rassegna di grande qualità, sempre rispettosa dei luoghi che la ospitano. L'offerta dei commercianti ambulanti non si sovrappone a quella dei negozianti, ma la completa e la valorizza: chi arriva per i Mercatanti spesso fa visita anche alle botteghe tradizionali. In questo senso, l'evento può dare una piccola ma utile spinta anche in un momento di crisi come questo.

Negli stessi giorni si svolgeranno anche Bergamoscienza e il Festival donizettiano: i Mercatanti contribuiranno a rendere ancora più vivace e ben frequentata la nostra città, molto apprezzata anche dagli stessi venditori, che ci tornano sempre molto volentieri».