Comprare il kit per la scuola costa 50 euro in più del 2006

Fino a 150 euro per gli zaini con l’i-pod Anche al supermercato si risparmia poco

Comprare il kit per la scuola costa 50 euro in più del 2006

Daniela Uva

Mancano poco più di due settimane all’inizio della scuola. Per gli studenti lombardi, infatti, la campanella suonerà il prossimo 10 settembre. Le famiglie che hanno già concluso le vacanze sono alle prese con il classico dilemma di questo periodo: mettere nella cartella dei ragazzi tutto il necessario senza indebitarsi. Perché, come ogni anno, anche il 2007 ha fatto registrare notevoli rincari. Non soltanto nel comparto libri, anche in quello degli accessori.
Zaini, diari, matite e quaderni costano più dell’anno passato. «Almeno 50 euro - spiegano dal Codacons -. Abbiamo calcolato che, in media, gli italiani dovranno aggiungere questa cifra a quella spesa nel 2006 per acquistare il corredo scolastico. I prezzi sono cresciuti in modo eccessivo, per questo stiamo invitando i genitori allo sciopero degli acquisti».
Basta fare un giro fra i negozi per rendersi conto dei rincari. Uno zaino firmato - vanno per la maggiore quelli di Sweet Years, Eastpak, Hello Kitty e A-Style - oscilla fra i 45 e gli 80 euro. Che diventano 150 se si scelgono le borse super tecnologiche che consentono di controllare cellulare e iPod. Prezzi alle stelle anche per i diari. Quelli più in voga (primo fra tutti Comix perché, spiegano i commercianti, «la Smemoranda sta perdendo punti») costano fino a 13 euro. Poi ci sono gli astucci (per quelli pieni di colori bisogna spendere 25 euro, per quelli vuoti ne bastano dieci), le penne (circa due euro la confezione), i colori (dai tre ai 18 euro) e i quaderni (cinque euro se si sceglie quello grande con gli anelli). Un rapido conto e la preoccupazione delle famiglie è giustificata: per mandare un bambino a scuola con tutto l’occorrente, libri esclusi, bisogna tirar fuori circa 150 euro.
Molte famiglie corrono ai ripari scegliendo le offerte di supermercati e grandi magazzini. Ma risparmiare non è sempre facile perché i prodotti firmati hanno prezzi imposti. «Succede specialmente per zaini e diari - racconta Stefania Querin, che lavora in una grande cartoleria di corso Buenos Aires -. I rincari dipendono dalle case produttrici. Le vendite stanno, comunque, andando bene. Abbiamo cominciato a giugno, nel periodo pre scolastico. Per la maggior parte degli affari, però, bisognerà aspettare la prossima settimana, quando la maggior parte delle famiglie tornerà dalle vacanze».
Risparmiare è difficile anche perché i bambini, anche i più piccoli, hanno le idee chiare. La cartella deve essere rigorosamente griffata, così come gli altri oggetti del corredo. «I ragazzini sono decisi fin dalla prima elementare - continua Stefania -. Quando vengono con i genitori, sono loro a indicarci quello che vogliono». E i prezzi lievitano. «Succede perché questo mercato è particolarmente rigido - confermano dal Codacons -. La domanda è sempre alta ed è concentrata su prodotti specifici, griffati e all’ultima moda. Gli aumenti non sono giustificati dai rincari delle materie prime, ma solo dalla tendenza di produttori e commercianti a guadagnare molto in poco tempo. Da parte loro, i genitori non riescono a imporsi. Per loro è fondamentale che i figli vadano a scuola contenti, con la cartella preferita sulle spalle. In questo periodo, la televisione bombarda i più piccoli di pubblicità sugli oggetti per la scuola. Sarebbe utile evitare che i bimbi le guardino».


Fra gli altri consigli, c’è quello di acquistare i prodotti civetta, ovvero quelli venduti sottocosto nei supermercati. «Ma solo quelli - conclude l’associazione di consumatori -. Altrimenti si rischia di vanificare ogni sforzo».

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