In dvd le sinfonie di Ciaikovskij dirette da Delman

Milano era stretta nella morsa di tangentopoli. Ma proprio in piena bufera, nel febbraio del 1993, Luigi Corbani e il direttore d'orchestra Vladimir Delman depositavano un milione di lire a testa nell'agenzia 40 della Cariplo: sovvenzionavano, così, il decollo dell'Orchestra Sinfonica Verdi. Il 13 novembre di quello stesso anno, l'orchestra debuttava sotto la guida del suo fondatore, Delman, e con il direttore generale Corbani in platea. Le celebrazioni del ventennale della Verdi aprono con un omaggio a Delman, uomo russo fino all'ultima goccia. LaVerdi ha confezionato un'iniziativa editoriale che racconta uno dei progetti più significativi di questo artista russo. Ha raccolto in 6 dvd le Sinfonie di Ciajkovskij che Delman diresse nel 1989 con i ragazzi del Conservatorio di Mosca, di Milano e di Pittsburgh (Usa), e poi trasmesse dalla Rai qualche anno dopo. Si ascoltano le sinfonie integralmente, ma il sale sta nel backstage, nella fase di costruzione delle sinfonie, mattone su mattone, con Delman - ad esempio - che fa uno spaccato della prima sinfonia, Viaggi d'inverno. Il direttore spiega che questa sinfonia rispecchia «la traversata della vita da parte dell'uomo». Corbani ricorda: «Delman mi diceva che si sarebbe potuto parlare di orchestra solo a distanza di 20 anni». E fa un bilancio: 3200 concerti, 7400 partiture eseguite, 72 orchestrali di cui 14 presenti dalla nascita e 7 presenti nell'Orchestra del Conservatorio coinvolta nel progetto di Delman. Nel frattempo, fra le burrasche di finanze all'osso, la Verdi si è imposta all'attenzione italiana e straniera. Il budget si è assestato intorno ai 10 milioni di euro, 2 provengono dallo Stato, 350 mila euro dal Comune, niente da Regione e Provincia. Il resto, ricavi propri.

Destinati ad aumentare perché la Verdi, che in Italia è l'unico ente musicale proprietario dello stabile, da marzo avvia un'operazione sconosciuta nel nostro Paese. Dà la possibilità di diventare soci dell'immobile acquistando azioni dai 300 euro in su, la Fondazione trattiene per sé il 51%. Chi investe avrà il certificato di Amico della Verdi.