Lo feriscono con un'accetta per rubargli 4mila euro

Una banale imprudenza per poco non gli è costata la vita: ha infatti pagato la consumazione in un bar sfilando una banconota da un rotolo di 4mila euro. Suscitando la cupidigia di tre malfattori che, per di strappargli i soldi, non hanno esito a colpirlo alla testa con un'accetta. Salvo per miracolo, ha fatto intervenire i carabinieri che hanno poi individuato e arrestato i tre balordi e recuperato il «tesoretto».
L'aggressione ha come prologo l'incontro tra i quattro, un marocchino di 32 anni e tre rom di 28, 36 e 38 anni, al Burger King di viale Certosa. Qui il nordafricano salda il conto facendo frusciare una mazzetta di soldi, facendo così notare ai tre che ha un certa disponibilità di denaro. I rom decidono di non perdere l'occasione: sono delinquenti abituali, con una lunga sfilza di reati. Ex residenti del campo sosta di via Bonfadini ora risiedono in un'area dismessa della vicina via Montefeletro. Fiutato il colpo lo avvicinano con la scusa di chiedergli della droga: essendo magrebino, e con un po' di soldi in tasca, lo scambiano infatti per uno spacciatore.
Il marocchino sembra invece una persona per bene, a parte un vecchio precedente per furto, ha poi messo la testa a posto, si è sposato, ha messo al mondo due figli. Vive in provincia di Varese e si trova a Milano con 4mila euro per comprare i biglietti aerei per tornare a casa con la famiglia. Caccia quindi i tre in malo modo e poco dopo lascia il locale. Fuori però trova i rom che lo aggrediscono, prima una bastonata in testa, poi un fendente con un'accetta che gli sfiora la testa e lo colpisce a un braccio. Il nordafricano cade a terra svenuto e i romeni gli vuotano rapidamente le tasche per poi rintanarsi nel loro rifugio.
Un passante nota il marocchino a terra in un lago di sangue e chiama i soccorsi. Il 118 rimette in piedi la vittima e gli rabbercia le ferite così possa seguire i carabinieri nell'area dismessa dove individua i suoi aggressori in mezzo a un'altra mezza dozzina di disperati. Facile del resto, hanno ancora gli abiti sporchi di sangue, uno si sta lavando le mani sotto un rubinetto.

I carabinieri arrestano i tre per tentato omicidio, recuperano i 4mila euro da riconsegnare alla vittima che può finalmente essere medicato in ospedale dove viene curato con 70 punti di sutura, 20 alla testa e 50 al braccio.

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