Fratelli d'Italia, Meloni a Milano: "Ricetta opposta al governo"

Al Marriott di Milano Fratelli d'Italia ha riunito il suo stato maggiore con «Sistema Italia», evento organizzato dall'eurodeputato Stefano Maullu con l'obiettivo dichiarato di «compiere un ulteriore passo in avanti verso l'evoluzione del centrodestra nel percorso di Fratelli d'Italia». Circa mille i partecipanti. E alla fine della due giorni lombarda la presidente Giorgia Meloni è stata molto soddisfatta.

«Abbiamo incontrato tanti imprenditori, associazioni, espressioni della società civile qui nel nord produttivo che in questi giorni ha dato a Fratelli d'Italia grande soddisfazione - ha affermato - Abbiamo aperto la nostra prima sede a Milano, ieri a Varese ci siamo ritrovati a cena con oltre 1.500 persone paganti». Meloni ha parlato di «un'altra grande iniziativa per parlare al mondo produttivo e per lanciare la nostra campagna che chiede basta tasse. Una flat tax subito, - ha proseguito - meno burocrazia, investimenti pubblici, una ricetta che per esempio funziona negli Stati Uniti di Trump: shock fiscale e investimenti pubblici. L'esatto contrario delle politiche che ha portato avanti il governo e che Fratelli d'Italia ha osteggiato. «Siamo davvero molto ottimisti - ha aggiunto - nella costruzione di un grande movimento nel campo del centrodestra, il secondo grande movimento nel campo del centrodestra, che possa allearsi con la Lega e ridare all'Italia un governo capace di difendere l'interesse nazionale italiano».

Sulla stessa linea anche Maullu, organizzatore e anima dell'evento: «Da Milano, insieme a Giorgia Meloni, è partito un segnale fortissimo. Abbiamo voluto dedicare la giornata al lavoro, perché siamo assolutamente convinti che rappresenti la vera, autentica sfida della politica, in Italia ma anche in Europa.

Il rilancio dell'Italia può partire soltanto con la ricetta di Fdi e di Giorgia Meloni, basata innanzitutto sulla realizzazione delle grandi opere, sugli investimenti strategici e sul lavoro. Non come lo intendono i 5 Stelle, con le loro misure ideologiche e assistenzialiste, ma con l'elaborazione di serie politiche che abbiano al centro la creazione di lavoro vero, quello che serve davvero al Paese».