Gara per trovare il gestore del Teatro Lirico Dovrà alzare il sipario 200 sere all'anno

Non sarà il maxi-progetto da 25 milioni di euro immaginato per anni. Ma parte finalmente il rilancio del Teatro Lirico, chiuso da 14 anni per una ristrutturazione che si è impantanata. Doveva diventare il secondo tempio della Lirica dopo la Scala, sarà invece uno spazio polifunzionale, dedicato al teatro e alla musica d'autore. Il sindaco Giuliano Pisapia vuole mantenere la promessa, «apertura entro il maggio 2015», in tempo per Expo. E ieri ha dato un'accelerata approvando in giunta i criteri per scegliere con gara pubblica il futuro gestore, entro una decina di giorni sarà pubblicato il bando. Tra i criteri: garantire almeno 200 alzate di sipario all'anno.
Il concessionario dovrà provvedere a proprie spese alla riqualificazione dell'immobile di via Larga 14, gestire il teatro dal punto di vista organizzativo, economico, amministrativo, programmare le stagioni che comprenderanno concerti, teatro, danza ed eventualmente altre forme di spettacolo basate su sperimentazione di linguaggi e generi diversi, come creazioni multimediali, proiezioni cinematografiche, trasmissioni tv. Il bando prevede anche la programmazione, produzione e distribuzione di altri eventi, la gestione dei servizi al pubblico (come biglietteria, guardaroba, bar/caffetteria/ristorazione, punto vendita).

La concessione, per 30 anni, avverrà secondo l'offerta economicamente più vantaggiosa. «É un grande passo avanti» affermano Pisapia e l'assessore alla Cultura Stefano Boeri. Il teatro dovrà lavorare 9 mesi ed essere a disposizione gratis per il Comune 15 giorni. Impossibile cambiargli il nome.