Giovani, uno su dieci assunto nel «food»

Un'assunzione su dieci a Milano negli ultimi tre mesi è stata nel settore food: in numeri assoluti si parla di tremila contratti solo ad aprile, una ogni dieci assunzioni in tutti i settori. In un caso su due si tratta di giovani. Il dato supera i 4mila ingressi se si considerano anche Monza Brianza (530, 11,3 per cento del totale) e Lodi (180, 16,5 per cento). I dati emergono dalla ricerca della Camera di commercio. Per Guido Bardelli, membro di giunta, «il settore del food offre importanti opportunità di lavoro nella ristorazione e negli alberghi, con un indotto in molti settori collegati. Puntiamo a far conoscere questi mestieri nei giorni dedicati a Milano Food City, il fuorisalone dedicato al cibo. Una scelta che può aiutare anche i giovani alla ricerca di un lavoro, in un territorio come il nostro capace di costruire professionalità specializzate, riconosciute a livello internazionale per le buone qualità».

Sulla lunga durata sono quasi 100mila le entrate di cui circa 87mila i dipendenti assunti all'anno dalle imprese. Le figure più richieste sono i camerieri (oltre 43mila) e i cuochi (quasi 19mila). Seguono gli addetti alla preparazione, alla cottura e alla distribuzione dei cibi (12mila) i baristi (11mila), gli addetti alla macelleria e pescheria (quasi 3mila), i pasticceri e gelatai (2mila), i conduttori di macchinari industriali per la lavorazione dei cereali, dei prodotti da forno e i panettieri e pastai (oltre mille).

Di più difficile reperimento i pasticceri e pastai artigianali (63 per cento) e gli artigiani del settore caseario (30 per cento) dove sono preferiti gli uomini (nell' 83 per cento dei casi), mentre le donne prevalgono nell'industria per la lavorazione dei cereali, delle spezie e della pasta (90,7 per cento).