A Lazzate l’esperimento è partito già un anno fa

Le ronde? A Lazzate sono operative già da un anno. Senza attendere leggi sulla sicurezza e decreti attuativi, e incurante delle critiche sollevate dalla sinistra, lo storico ex sindaco Cesarino Monti, assessore alla Polizia locale di Lazzate e senatore del Carroccio, ha affrontato l’emergenza sicurezza già da tempo. E ancora una volta a modo suo. La giunta ha approvato il «bando di reclutamento» per il Gruppo volontario di ausilio territoriale. E Cesarino Monti, ha stabilito che non bastano i volonterosi militanti leghisti, ma serve, anzi è indispensabile, l’inquadramento. Bisogna «reclutare» gli uomini proprio come fanno le forze armate.
«Da tempo la nostra amministrazione ha preso atto dell'esigenza dei cittadini di vedersi garantita una maggiore sicurezza - spiega l’assessore -. Quindi, abbiamo approvato la costituzione del Gruppo volontario d’ausilio territoriale e il relativo regolamento. L’esecutivo ha definito il bando di reclutamento dei volontari, che hanno presentato domanda di arruolamento».
Sono oltre quarantacinque: uomini e donne, giovani e anziani, leghisti e non. Bisogna essere maggiorenni e - ovviamente - avere una fedina penale immacolata. Ed ecco l’«esercito», senza cannoni e fucili ma con tanta voglia di mettersi al servizio della comunità. Per far parte del Gvat bisogna presentare «ufficialmente richiesta scritta».
«Abbiamo acquistato un’auto con i colori della Regione come prima dotazione per il Gruppo volontario di ausilio - spiega Cesarino Monti -, che pattuglia l’intero territorio durante le ore serali e i giorni festivi. L’attività del Gruppo non è un’iniziativa estemporanea ed improvvisata. Al contrario, un servizio ufficiale con attività di controllo, sorveglianza e prevenzione di eventi criminosi». Al termine di ogni servizio, la «squadra» compila il foglio di servizio con tutte le anomalie riscontrate e lo presenta alla giunta.
I volontari hanno a loro esclusiva disposizione una sede per le attrezzature, le divise e il posteggio per l’auto.

«L’imprevisto è sempre in agguato – aggiunge Monti- in ogni caso i nostri equipaggi pattugliano tutti i parchi pubblici e le zone buie». I «vigilantes», secondo l’addestramento che hanno ricevuto, di fronte ad ogni avvenimento sospetto devono immediatamente avvertire i carabinieri.

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