La promessa del Comune «Il football al Vigorelli»

In merito all'articolo del 28 ottobre, «Due regine e uno scudetto ma sfrattate dal Vigorelli», si precisa che l'Assessorato allo Sport sta lavorando per garantire il ritorno dei Siemens e dei Rhinos al Vigorelli, struttura che è e resterà la casa del Football americano. La necessità di cercare momentaneamente altri impianti deriva da un intervento di ristrutturazione che, essendo sostanzioso e importante, ha bisogno di tempi precisi, peraltro già definiti, che le squadre conoscono bene e che City Life, gestore dell'impianto, sta rispettando. Un intervento che è un tangibile segnale di attenzione del Comune verso il proprio patrimonio e i soggetti che ne usufruiscono, che non si limita al Vigorelli ma sta interessando anche molte altre strutture sportive della città. Questo lavoro rinnoverà molti impianti, tra i quali il Velodromo, e consentirà alle due squadre di tornare in uno spazio prestigiosissimo nel 2019 che, grazie agli sforzi di Amministrazione e Federazione, avrà un manto per il Football Americano omologato per le competizioni di alto livello, ma sarà anche rispettoso della sua tradizione storica, rappresentata dalla pista da ciclismo.

Preme chiarire infine che qualsiasi manifestazione, evento o iniziativa che si voglia realizzare al Vigorelli deve essere autorizzata dai Vigili del Fuoco, i quali svolgono autonomamente i controlli e sono gli unici a poter concedere il via libera, aspetto anche questo noto alle due formazioni di Football Americano. La sicurezza non è burocrazia ma tutela dei fruitori e del pubblico, indipendentemente da chi sia costituito.

L'Ufficio stampa del Comune di Milano

Prendiamo atto dell'impegno dell'Assessorato allo Sport a risolvere la questione Vigorelli, anche se quel «momentaneamente» dura ormai da tre stagioni e, se tutto va bene, proseguirà per un altro anno e mezzo.

Quanto all'agibilità e alle tempistiche dei Vigili del Fuoco, non si potrà farne carico al Comune, ma anche questo ritardo purtroppo va a discapito di chi cerca di fare sport a Milano. E non si chiama Suning o Yonghong Li.

ELP