«Questo è un miracolo di Pisapia» Ma il Giardino l’ha fatto Albertini

«Questo è un miracolo di Pisapia» Ma il Giardino l’ha fatto Albertini

Nessuna polemica. Più che altro sconcerto. All’origine un discorso, anzi, il discorso ufficiale fatto ieri mattina da Gabriele Nissim, presidente del Comitato per la Foresta dei giusti di Milano al Giardino del Monte Stella dove venivano inaugurati i nuovi cippi e quattro nuovi alberi. «Quest’anno è stato pieno di miracoli e tra questi c’è la nuova amministrazione Pisapia, con il presidente del consiglio comunale Rizzo che ha preso a cuore questo giardino. Finalmente ci troviamo in una giunta che è dietro di noi», ha detto Nissim. E alla fine ha rincarato: «Sono stato favorevolmente impressionato perché finalmente c’è una Giunta che crede profondamente in questo progetto. In passato mi sono trovato in mezzo alle polemiche politiche. Come se il Giardino fosse una questione politica. Il Giardino è una questione morale che deve unire tutti e visto il grande lavoro dietro mi fa molto piacere che questa Giunta ci abbia reso più facile la strada per andare avanti». Parole che a caldo hanno unito sì tutti, sia destra che sinistra col presidente del consiglio provinciale Bruno Dapei del Pdl e quello del consiglio comunale Basilio Rizzo che non hanno nascosto un certo stupore. Quali polemiche? «Ringrazio Nissim per la sua azione e gli chiederò quali grandi differenze ha trovato rispetto alla precedente amministrazione Moratti, perché io vengo qui tutti gli anni e non ne vedo nessuna», ha commentato Bruno Dapei. E anche Basilio Rizzo dall’altra parte politica ci ha tenuto a sottolineare «la continuità: l’ho ereditato e non voglio prendermi il merito di altri. Se lo abbiamo migliorato ne siamo contenti ma non lo facciamo con uno spirito di concorrenza o di competizione con chi ci ha preceduto». Il Giardino dei Giusti sulla collinetta di San Siro è nato nel 2003 voluto infatti dalla Giunta Albertini, mentre l’Associazione che lo gestisce è frutto di una delibera del 2008, approvata durante il mandato del sindaco Letizia Moratti e di cui primo firmatario è stato il pidiellino Manfredi Palmeri. Il quale, ovviamente, si sorprende: «È incredibile. A che cosa si riferiva Gabriele Nissim? Sono stato proprio uno dei promotori dell’associaizone di cui fa parte anche il Comune...» Forse un «eccesso di entusiasmo», ma di certo «un’uscita incomprensibile e, quantomeno, ingenerosa - insiste Dapei - Lo dico con amicizia e rispetto. A Nissim chiederò qual è questa grande differenza. Io mi sento di dare atto a questa amministrazione di una attenzione a questo progetto in continuità con quella precedente. Una continuità peraltro ricordata dallo stesso presidente del consiglio comunale Basilio Rizzo. E come oggi, il sindaco e il presidente del consiglio comunale ci sono sempre stati, così come la Provincia ha da subito sostenuto la proposta della Giornata internazionale per I Giusti d’Europa promossa da Nissim».
Durante la cerimonia sono stati scoperti i cippi e piantati gli alberi dedicati ad altre quattro figure di «Giusti Testimoni della Memoria»: lo scrittore Primo Levi, l’attivista turca Ayse Nur Zarakoglu, la cambogiana Claire Ly e la ruwandese Yolande Mukagasana (queste ultime due presenti).

Il sindaco Pisapia ricordando il sostegno di Palazzo Marino per l’istituzione in Europa di una Giornata dei Giusti ha sottolineato che «ogni anno vengono piantati nuovi alberi per onorare le donne e gli uomini che hanno saputo dire “no“ alla violenza, all’intolleranza, al totalitarismo. Un esempio per le nostre azioni quotidiane».

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