La rissa fra centro e sinistrala polemica

Albertini e Zambetti: solo l'accostamento ha fatto infuriare l'ex sindaco. Anche perché a firmarlo è stata l'ormai ex assessore comunale ai Lavori pubblici, Lucia Castellano, in uscita da Palazzo Marino. «Ho due principi: essere l'opposto di Albertini ed essere l'opposto di Zambetti» detto Castellano, capolista per Milano alle prossime elezioni regionali nella lista «Con Ambrosoli presidente». L'affermazione è arrivata durante un incontro nella sede milanese del comitato elettorale di Ambrosoli. «Voglio affrontare il problema parcheggi, diventato un pantano dai tempi di Albertini, - ha dichiarato la Castellano - e riportare l'Aler (Azienda lombarda edilizia residenziale) alla sua missione di servizio per i cittadini, e non di holding immobiliare come ha fatto Zambetti». Zambetti è l'ex assessore regionale alla Casa arrestato con le accuse di voto di scambio, concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione. Sulla questione abitazioni, la candidata ha citato la sua esperienza personale come assessore del Comune di Milano: «Per un anno e mezzo ho chiesto all'Aler l'elenco degli alloggi sfitti, senza mai riuscire a ottenerlo». Infine, riguardo il proprio passaggio dall'amministrazione comunale alla candidatura per il Consiglio regionale lombardo, ha spiegato che «il sindaco Giuliano Pisapia ha dato mandato di portare la nostra azione oltre i confini cittadini».
Infuriato Albertini: «Non si azzardi mai più l'ex assessore a farsi facile pubblicità con il mio nome. Mi sorprende che una ex direttrice del Carcere di Bollate si abbassi a questi mezzi».

«La Castellano - ha aggiunto Albertini - mi accosta a Domenico Zambetti, indagato per reati di criminalità organizzata, cui va in ogni caso riconosciuta la presunzione di innocenza sino a condanna. Mi tira in ballo ben sapendo che non sono mai stato oggetto di nessuna indagine della magistratura e ben conoscendo la mia dirittura morale».

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