Londra - Era l’unico esponente del Labour che avrebbe potuto contendere a Gordon Brown la carica di primo ministro. E sicuramente David Miliband, 41 anni, pupillo dell’ex premier Tony Blair, neo-ministro degli Esteri britannico, il più giovane in 30 anni di storia, porterà una ventata d’aria fresca nelle scelte di politica internazionale di Londra. La sua nomina fa parte della strategia di Brown di separare il suo nome dalla controversa eredità dell’ultimo governo Blair, la partecipazione alla guerra in Iraq. Miliband infatti non si è mai occupato di questioni internazionali, ma in privato ha addirittura definito la guerra in Iraq «un grave errore». Parlamentare dal 2001 e nel governo dal 2005, per Miliband la politica è un affare di famiglia. Il padre Ralph era un importante teorico marxista che si trasferì dal Belgio in Gran Bretagna nel 1940 per sfuggire ai nazisti. Suo fratello minore Ed è stato consigliere di Brown e poi deputato dal 2005. Il nuovo ministro degli Esteri ha studiato in università prestigiose, Oxford in Gran Bretagna e il Massachusetts Institute of Technology negli Usa, prima di entrare nella squadra di Blair nel 1994. Soprannominato «cervellone», dal capo ufficio stampa dell’ex premier britannico, Miliband ha fatto rapidamente carriera nel governo precedente. Nel 2005 ha ricoperto l’incarico di ministro delle comunità del governo locale, l’anno successivo ha sostituito Margaret Beckett, nominata ministro degli esteri, alla guida del dicastero dell’Ambiente.
Uomo avvenente, ironico, che ama giocare con le parole, Miliband è tra i ministri più esperti di internet, il primo a aprire un blog e ad avere un avatar su Second Life. È sposato con Louise Shackleton, una violinista della London Symphony Orchestra, con la quale ha un figlio adottivo, Isaac.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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