New York - "La newco di Mirafiori tra Fiat e Chrysler nasce fuori da Confindustria". L’annuncio è del presidente degli industriali, Emma Marcegaglia dopo l’incontro di questa notte con l’ad del Lingotto Sergio Marchione. "Lavoriamo da oggi - ha aggiunto - Confindustria Fiat e Federmeccanica per fare un contratto auto in linea con le esigenze di Fiat. Appena ci sarà Fiat rientrerà in Confindustria".
Marchionne: "Senza intesa nessun investimento" Senza un accordo "l’investimento non si fa. Ci sono tantissimi siti produttivi, la Fiat è un grande gruppo con 240 mila dipendenti di cui meno di un terzo in Italia". Lo ha detto l’amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne sottolineando che in ogni caso la mancanza di un accordo "sarebbe un grandissimo dispiacere". "Se le firme sono vere i lavoratori non vogliono l’investimento" aggiunge Marchionne "oppure non gli è stato spiegato bene" sottolinea invece il numero uno di Confindustria Emma Marcegaglia. Ambedue si dichiarano soddisfatti dell’intesa raggiunta e prevedono reazioni positive da parte dei lavoratori in quanto così "c’è la riconferma di un investimento importante. Da parte di Fiat - aggiunge Marcegaglia - non c’è una richiesta folle".
Su Mirafiori c'è un piano B Così l'amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne ha insistito sulla possibilità di investire altrove se non sarà trovata un’intesa con i sindacati su Mirafiori. "La macchina mi serve - ha aggiunto - se non posso farla da una parte devo farla dall’altra".
Quanto ai tempi per la definizione del contratto auto il manager del Lingotto ha ribadito di volerlo fare "il più presto possibile", ma non ha fissato alcuna scadenza precisa perchè "ogni volta che viene data una data - ha concluso - viene sfruttata da altri".
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