Una mobilità «verde» come obiettivo prioritario

Parte da lontano l’impegno di Arval in favore della mobilità pulita. Per lo meno dal 2004, anno in cui l’azienda, con la firma del Patto mondiale delle Nazioni unite per lo sviluppo sostenibile, manifesta la volontà di sposare le ragioni di business e quelle della responsabilità sociale. È dell’anno seguente il lancio del progetto Ecopolis, che di lì a poco si sarebbe concretizzato in Lombardia Verde: un’iniziativa patrocinata dal Comune di Milano e volta a favorire la sostituzione dei veicoli commerciali inquinanti pre-Euro con modelli Euro-4 in noleggio a lungo termine. E oggi quello stesso progetto, elaborato in collaborazione con LifeGate, dà due nuovi frutti: Ecopolis Fleet ed Ecopolis Mobility Point. Il primo offre ai clienti di Arval la possibilità di rendere eco-compatibili i propri parchi auto, attraverso una soluzione di noleggio che prevede l’analisi delle emissioni nocive della flotta, la consulenza nella definizione di nuove car policy a basso impatto e la possibilità di compensare la Co2 liberata nell’atmosfera con la riforestazione di aree verdi, in Italia e nel mondo.
Ma non basta: oltre ai clienti, Arval punta a coinvolgere nella sfida della sostenibilità l’intera filiera dell’automotive, dai fornitori ai costruttori.

Ed è per muovere un primo passo in questa direzione che nascono gli Ecopolis Mobility Point: officine selezionate, all’interno della rete Arval, per uno stile di lavoro particolarmente rispettoso dell’ambiente e delle persone. Il punto vendita, dal canto suo, è chiamato a promuovere soluzioni «verdi».

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