Il carisma (e il carattere) della Merkel nella grafia

Dall’analisi della scrittura e della firma della cancelliera tedesca emerge una personalità forte, volitiva e auto-affermativa, ma con scarse capacità di verifica e discernimento (vedi pressione marcata sul foglio, poco spazio tra le parole e tratto congestionato). Tenace e tosta, non molla nulla di ciò che si prefigge, preferendo trovare sostenitori nel mondo maschile facendo però ricadere la scelta su persone che siano a lei compiacenti. L’introiezione della figura paterna ha molto inciso sul suo carattere (vedi firma con lettere maiuscole ben rappresentate), permettendole visioni aperte, ma comunque condizionate dall’assunzione di regole granitiche. Tale introiezione l’ha spinta ad investire gran parte della sua vita intima nella politica, come sfida. Scomodando “Freud”, Angela Merkel non ha risolto la fase edipica e trova soluzione a questo fatto imponendo, se pur in modo garbato e logico, il proprio pensiero.

E questa donna, dal fascino dubbio, ha in mano lo scettro del comando dove utilizza la manipolazione intellettiva che, come risaputo, in politica vale assai. La Merkel possiede un’intelligenza logica che rasenta la testardaggine, basando il suo ragionamento sulla ricerca di consequenzialità che le permetta di stare alla pari del maschio. È piuttosto difficile argomentare e competere con lei, poiché trova sempre un modo logico per condurre l’altro più che essere da lui condotta. Rigida nelle sue pretese e formale sui valori acquisiti, difficilmente deflette da ciò che pensa e poco spazio lascia al sentimento.

Secondo Jung la Cancelliera ha penalizzato la propria femminilità a favore di un vissuto sociale che comunque l’appaga e difficilmente abbandona. È stato senza dubbio il padre ad essere per lei modello traente, da sconfiggere o superare, mentre la madre non sembra aver inciso in maniera significativa sul suo modo di vivere affettvo