Moratti pronta al bis: «Non lascio i lavori a metà»

Sul palco di piazza San Babila, piazza consacrata dal discorso del predellino a simbolo del laboratorio politico milanese, attorniata da ministri, vertici del partito e alleati, una Letizia Moratti appassionata arringa la folla. «In vita mia non ho mai lasciato un lavoro a metà, sappiamo che il lavoro da fare non è stato completato, abbiamo seminato molto e una parte dei frutti deve ancora arrivare. Per questo mi ricandido, per completare il lavoro per la mia città, non voglio che questo lavoro venga distrutto o che altri si prendano il merito di quanto abbiamo fatto». Con queste parole, gridate con il tutto il fiato che aveva in gola, Letizia Moratti ha aperto la sua campagna elettorale per le comunali del 15 maggio.
Davanti ai suoi fan ha spiegato le ragioni della sua candidatura, raccontato il lavoro fatto, le sfide per il prossimo mandato. Con lei il coordinatore nazionale del PdL Ignazio La Russa, il coordinatore regionale Mario Mantovani, il sottosegretario all’Economia e coordinatore cittadino Luigi Casero, il presidente della Provincia, Guido Podestà, il coordinatore lombardo della Lega Giancarlo Giorgetti e il segretario provinciale Igor Iezzi.


Nei 150 gazebo del PdL sparsi per la città saraà possibile consultare il libro con i «100 progetti realizzati per Milano», «un atto di trasparenza» per il coordinatore nazionale La Russa - e dare i propri consigli e suggerimenti per il prossimo mandato.
Nel cielo si librano un centinaio di palloncini tricolore. «Siamo qui per dire che Letizia Moratti ha governato bene». La sfida è aperta.

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