LExpo si terrà a Milano nel 2015, ma la sua macchina è già partita. Ne è un segno tangibile il «Festival internazionale dellalimentazione» che impegnerà la città fino a mercoledì per parlare proprio del tema che dellExpo sarà il motore principale. Filo conduttore della seconda giornata dincontri, il ruolo strategico delleducazione alimentare per ovviare al disequilibrio che vede convivere sullo stesso pianeta 800 milioni di denutriti e un miliardo di obesi. Così i lavori sono stati aperti, al Palazzo affari ai Giureconsulti, dal focus «Educazione al valore del cibo», che ha affrontato la storia della produzione degli alimenti dal punto di vista socio-culturale. «Educare le nuove generazioni a unalimentazione sana - ha spiegato nel suo intervento lassessore comunale alle Politiche sociali Mariolina Moioli - deve anche fondarsi su un impegno culturale contro gli sprechi: in questo modo i bambini non soltanto riscopriranno un rapporto autentico con la natura ma faranno proprio il valore della solidarietà internazionale, che è il vero motore di Expo 2015». La nuova didattica - è emerso dal dibattito - dovrà superare lantico modello delleducazione nutrizionale per sviluppare tra i più piccoli una nuova visione del cibo, avvicinandoli ai produttori e alle tipicità del territorio, soprattutto attraverso il gioco.
Ed è proprio questa la filosofia guida dei progetti indirizzati ai più piccoli presentati nel pomeriggio al Museo Leonardo da Vinci, come «Più frutta, più verdura!», promosso nelle scuole da Milano Ristorazione, o il concorso «Scrivo come mangio!», curato dellassociazione Cuore e parole, che ha dato vita ad una mostra-percorso simpatica e istruttiva.
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