Mullah Omar operato dopo un infarto

Il leader spirituale dei talebani afghani, Mullah Omar, avrebbe avuto di recente un infarto e sarebbe stato operato d’urgenza, grazie all’aiuto dei servizi segreti pachistani Isi, in un ospedale di Karachi, dove gli sarebbe stato impiantato uno stent in una arteria. Quindi, l’uomo più ricercato al mondo per terrorismo dopo Osama Bin Laden si sarebbe agevolmente dileguato.
La notizia è stata fornita al quotidiano americano The Washington Post dal servizio privato di intelligence Eclipse Group, ma l’ambasciatore pachistano a Washington, Husain Haqqani, l’ha respinta, definendola «assolutamente priva di fondamento».
In base alla ricostruzione operata dall’Eclipse Group - che è gestito da ex funzionari della Cia e del Dipartimento di Stato, e da ex alti ranghi militari - il Mullah Omar ha avuto un infarto il 7 gennaio scorso, un evento che ha richiesto il suo immediato ingresso in un centro specializzato a Karachi, dove gli è stato somministrato un anticoagulante (eparina) prima di essere sottoposto ad intervento chirurgico.
La fonte delle rivelazioni è un medico pachistano dell’ospedale scelto per l’operazione che ha precisato di non aver seguito direttamente la vicenda, ma di averne appreso i particolari da colleghi intervenuti in sala operatoria.
Il medico, rimasto anonimo per evidenti ragioni, ha anche precisato che «il decorso post-operatorio è durato tre o quattro giorni, durante i quali è parso anche che l’intervento avesse causato qualche danno cerebrale al leader dei talebani che si esprimeva in modo sconclusionato. Ma poi il paziente è stato dimesso e riconsegnato all’Isi, con la prescrizione di un periodo di assoluto riposo in casa».
Pur essendo un alleato degli Stati Uniti nella lotta al terrorismo, il Pakistan è spesso accusato, per l’operato dei suoi servizi di informazione, di muoversi su un doppio binario aiutando i talebani, soprattutto quelli in Afghanistan, per raggiungere propri fini di potere nella regione. Ma l’ambasciatore Haqqani ha assicurato che «servizi, esercito e giustizia sono impegnati nella caccia ai leader di Al Qaida e dei talebani ricercati», compreso quindi lo stesso Mullah Omar, sulla cui testa esiste una taglia di ben 25 milioni di dollari. Questa importante somma di denaro, hanno osservato analisti a Islamabad, avrebbe sicuramente tentato qualche persona implicata nel presunto intervento chirurgico di Karachi.
Nato nel 1959 Omar, che apparentemente ci vede da un solo occhio, è praticamente sconosciuto. L’unica foto autentica è un documento sbiadito, risalente alla metà degli anni Novanta.


Nel luglio dello scorso anno, fra l’altro, uno scrittore americano con ambizioni da 007, Brad Thor, aveva assicurato che Omar era stato arrestato il 27 marzo, sempre a Karachi, la città dove in precedenza era veramente stato catturato il numero due dei talebani, il Mullah Abdul Ghani Baradar. La notizia si era poi rivelata del tutto infondata.

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