Questo antico santo irlandese apparteneva al clan dei Dál mBirn, gente dell'Ossory, ed era capo della parrocchia monastica creata da s. Enna nelle isole Aran poste all'ingresso della baia di Galway. Egli era noto anche col soprannome di Cáilbe, che sta a significare un uomo dall'aspetto emaciato, e pure con quello di Pupu, antico modo di indicare i pellegrini delle isole irlandesi. Secondo certe tradizioni, Ném moccu Birn era fratello di s. Ciarán di Saighir e sarebbe capitato nelle Aran dopo essere stato a Roma. Qui avrebbe rifiutato l'elezione a papa, lasciando il posto a Ilaro. Dunque, siamo nel secolo V. Ma, quando si tratta di antichi santi celtici, le leggende si sovrappongono e non ci si capisce più niente. Infatti, se Ném moccu Birn fosse vissuto nel V secolo sarebbe stato un contemporaneo di s. Patrizio. Qualcuno avanza l'ipotesi che si debba spostare tutto in avanti di un paio di secoli; in tal caso il rifiuto del papato sarebbe da attribuire a un altro santo originario dell'Ossory, s. Fáelchú mac Fáelchar, trovatosi a Roma subito dopo la morte del papa Gregorio III (741). Suo padre, in tal caso, sarebbe Fáelchar mac Forandla, re dell'Ossory morto in battaglia nel 693. Ma non è finita, perché c'è chi ritiene s. Enna morto nel 530, così che bisogna tornare indietro di un secolo. Infine, in certi annali sta scritto che il successore di s.
Enna si chiamava Benedetto e che era quest'ultimo il fratello di s. Ciarán. A complicare il quadro sta il fatto che anche questo s. Benedetto viene commemorato il 14 giugno, esattamente come il nostro Ném moccu Birn odierno.www.rinocammilleri.it
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