Nasce The Space, il gigante Medusa-Warner che porterà nei cinema i grandi eventi e la lirica

Roma Con un logo, anche personalizzabile a seconda del film (basato su silhouette di spettatori sullo sfondo dello schermo), è stato presentato ieri a Roma The Space Cinema, il circuito cinematografico nato dall’unione di Medusa Multicinema e Warner Village Cinema, e frutto dell’intesa fra 21 Partner, società di private equity guidata da Alessandro Benetton, e il gruppo Mediaset che ne detengono rispettivamente il 51% e il 49%.
La società, che vanta ventiquattro diverse strutture sparse sul territorio italiano pari a 242 sale e a un potenziale di 16 milioni di biglietti l’anno, intende, come ha sottolineato Giuseppe Corrado, presidente e amministratore delegato del circuito, arricchire l’offerta dei servizi destinati al pubblico dei cinema come sale adibite ai trailer, luoghi ludici in cui si potrà consumare uno snack, a spazi dedicati ai bimbi, a proiezioni domenicali solo per gli adolescenti, film in lingua originale e parcheggi gratuiti.
Sarebbe poi pronta, in questi spazi che verranno quanto prima convertiti al digitale e attrezzati alla ricezione via satellite di eventi live e con tecnologie 3d, la possibilità di un palinsesto di contenuti addizionali con eventi sportivi, concerti di musica rock o grandi opere di musica lirica.
Ma The Space Cinema si propone anche di modificare il rapporto fra il rapporto fra esercente e distributore. «Un film che fa oltre venti milioni di incasso - spiega Corrado - non può costare come uno che potenzialmente ne fa solo due. Noi siamo pronti ad accettare e condividere una scommessa con i distributori pagando percentuali a seconda del risultato al box office».
Il nuovo circuito si colloca, con il 15,5%, nettamente in testa al mercato italiano, tradizionalmente molto frammentato. Al secondo posto c’è l’Uci (Ucicinemas) che ha una quota del 10,4%. Seguono, con quote fra il 3 e il 2%, Ugc, Cinecity, Giometti Multiplex,Cineplex e Vis Pathè. Il restante 60,5% è invece in quota a società ancora più piccole.


«Accogliamo la creazione di un grande circuito interamente italiano come un segnale molto positivo per il futuro dell’intera industria cinematografica». Lo dichiara Paolo Protti, presidente dell’Anec, associazione nazionale esercenti cinema.

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