Nata su una fonte Ha ospitato i grandi della storia

Costruita su una sorgente citata dai Plinii. Ci hanno dormito Napoleone e Giuseppe II

«Una fonte copiosa che sempre cresce e cala ogni ora», così la descrive Plinio il Vecchio nella Naturalis Historia nel I secolo d.C. Il terreno sul quale fu costruita la villa era già conosciuto in età classica per la presenza di una fonte intermittente. E la villa si chiama Pliniana perché fu costruita (nel 1573) attorno alla fonte pliniana, a sua volta così definita perché menzionata e descritta dai Plini Cecilio e Secondo, il Vecchio e il Giovane. Anche Leonardo da Vinci, durante il primo soggiorno a Milano (1482-1500), andò fino a Torno per studiare il fenomeno misterioso. Molti altri scienziati, tra i quali Paolo Frisi, Lazzaro Spallanzani e Alessandro Volta, visitarono negli anni la fonte, studiandone l'andamento. La posizione della Pliniana - isolata a ridosso della montagna e raggiungibile solo via acqua, salvo un sentiero che la univa al paese - ha alimentato negli anni dicerie e leggende, legate anche al passato del primo proprietario della villa, l'aristocratico piacentino - poi governatore di Como - Giovanni Anguissola, che si diceva avesse partecipato nel 1547 all'assassinio di Pier Luigi Farnese. Sotto la famiglia Canarisi, la villa visse il suo massimo splendore e ospitò tra Settecento e Ottocento Giuseppe II d'Asburgo, Napoleone, Stendhal, Alessandro Volta, Bellini, Gioacchino Rossini, Lord Byron, Ugo Foscolo e Antonio Fogazzaro. Ai primi dell'Ottocento, Villa Pliniana fu acquistata dal principe Emilio Barbiano di Belgioioso.

Dopo la sua morte passò al marchese Lodovico Trotti-Bentivoglio e nel 1890 ai Valperga di Masino, che a loro volta, nel 1983, la rivendettero agli attuali proprietari dopo aver trasferito gli arredi nelle stanze del piemontese Castello di Masino, ora di proprietà del Fai.AG

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