da Roma
«Che la nostra 500 avrà una qualità superiore a quella di Toyota è una realtà. Tutti gli studi hanno stabilito che tra i modelli presenti nel segmento delle piccole, la Panda è leader sotto questo aspetto, quindi meglio di Aygo e Yaris. I giapponesi sono bravi e forti, ma non possono essere dei fenomeni dappertutto».
Parola di tedesco, parola di Harald Wester, in Fiat dal 2004 e attuale responsabile dellingegnerizzazione del gruppo automobilistico. Wester (ex manager di Volkswagen, Audi, Ferrari e Magna Steyr) commenta così la decisione di Sergio Marchionne di alzare il tiro sui concorrenti: «Siano pronti alla sfida con Toyota - ha detto lamministratore delegato al gran gala romano per il lancio della Bravo, sorprendendo un po tutti - e con la 500 si vedrà che abbiamo standard di qualità superiori».
Ma cè un altro aspetto che rende ancora più interessante il duello, appena agli inizi, tra la casa di Torino e il gigante di Nagoya: Luca De Meo, da ieri amministratore delegato di Fiat Automobiles, in virtù della riorganizzazione dei quattro marchi di Mirafiori, tra il 1998 e il 2002 si è fatto le ossa nel quartier generale di Toyota Europa dove è stato responsabile della pianificazione prodotto e del coordinamento dei piani commerciali del brand di lusso Lexus, nonché direttore dello sviluppo prodotto. «Lesperienza in Toyota - osserva Mister Punto (De Meo ha seguito tutte le fasi che hanno portato la Grande Punto sul mercato, ndr) - è stato molto utile. Rigore, visione strategica, disciplina e umiltà sono i punti di forza dei giapponesi». Sulla nuova Fiat 500, il secondo lancio di peso pianificato da Fiat nel 2007, De Meo non ha dubbi: «Questo modello è la nostra icona e dobbiamo essere perfetti. Il dottor Marchionne ha chiesto a tutti il massimo e levento organizzato a Roma per la presentazione della Bravo è sicuramente di livello mondiale. Il nostro amministratore delegato sta spronando tutta la squadra e, per questo, ha preso come riferimento un esempio eccellente, la Toyota.
Sulla Bravo, intanto, è Wester a sbilanciarsi: «Dobbiamo assolutamente stare davanti alla Renault». La competizione, a Torino, non fa più paura.
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