Gli ambientalisti fanno i conti dei danni provocati dal taglio dei treni notte per il Sud (leggi Wagon-Lits). E, dopo un monitoraggio effettuato durante le vacanze di Pasqua, sono pronti ad emettere il verdetto: a pagare le conseguenze della soppressione non sono solo i lavoratori (che hanno protestato ininterrotamente per settimane) ma anche laria. Meno treni sulle rotaie vuol dire un aumentano del traffico sulle autostrade, e unimpennata delle polveri sottili e del consumo di carburante.
Sono infatti 130 gli autobus che hanno lasciato Milano per raggiungere Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia per il ponte pasquale. Lo indica Legambiente Lombardia in una nota in cui viene messo in relazione lincremento delle corse automobilistiche con la soppressione dei treni notte da Milano per il Sud. «Le società di trasporto, prevalentemente meridionali - spiega Dario Balotta di Legambiente - hanno dovuto noleggiare decine di autobus da operatori locali». Secondo il responsabile trasporti dellassociazione ambientalista «per la sola Puglia sono partiti oltre 3mila passeggeri tra mercoledì e venerdì scorsi e altri 3.500 passeggeri sono partiti per la Basilicata, la Calabria». Balotta indica poi che «numerose corse bis sono state effettuate per potenziare quelle programmate dallorario ufficiale». Secondo lesponente di Legambiente «il numero di passeggeri è destinato ad aumentare in futuro dopo le soppressioni dei treni notte delle Fs», per questo Legambiente ha portato la propria «solidarietà ai lavoratori della ex Wagon-Lits al binario 21 della Stazione Centrale», che protestano contro la chiusura del servizio ed il conseguente licenziamento.
«Il Governo - spiega Balotta - ha fatto male ad approvare la decisione delle Fs di cancellare centinaia di treni letto senza prima aver aperto queste tratte al mercato ferroviario».
«I treni letto - aggiunge - sono stati soppressi non perché non cè domanda di traffico, come anche i dati di questi giorni dimostrano, ma perché le Fs vogliono spostare forzosamente i passeggeri sulle linee veloci, anche se lAlta Velocità non collega tutte le città del sud e le tariffe diurne del tragitto sono doppie di quelle notturne». Il tutto «proprio mentre lItalia ha bisogno di più treni per combattere la congestione stradale e la morsa dellinquinamento atmosferico».
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