da Rangoon
Ha lasciato la Birmania a mani vuoti, Ibrahim Gambari, inviato speciale dellOnu. Nessuna concessione dalla giunta militare, nessun incontro con la leader dellopposizione e premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi. Che, secondo quanto riferiscono fonti diplomatiche, si sarebbe rifiutata di vederlo.
Gambari, lasciando il Paese, non ha precisato le ragioni del mancato incontro con Suu Kyi. Secondo la televisione di Stato Mtrv, linviato dellOnu ha tentato per ben due volte di vedere il Nobel per la pace, ancora agli arresti domiciliari, ma Aung San Suu Kyi ha rifiutato di incontrarlo. Gambari, che ha avuto «aperti e ampi» colloqui con il primo ministro Thein Sein e altri rappresentanti del governo birmano, non si è incontrato neppure con il generale Than Shwe, leader della giunta militare.
Il diplomatico nigeriano, che era a Rangoon da lunedì scorso, avrebbe nuovamente chiesto al regime birmano la liberazione di 2 mila prigionieri politici e lavvio di un dialogo serio con lopposizione, a partire proprio da Aung San Sun Kyi e dal suo partito. «Gambari ha detto di aver affrontato alcune questioni con il regime, e spera di tornare nel Paese. In concreto non ha ottenuto molto» spiega un diplomatico occidentale che ha chiesto di restare anonimo.
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