Nostra Signora di Bra

Nel suo libro Ipotesi su Maria (Ares) Vittorio Messori riporta la storia dell’apparizione della Vergine a Bra (oggi in provincia di Cuneo) nel 1336. Quel giorno, all’imbrunire, una giovane sposa in avanzato stato di gravidanza, Egidia Mathis, passava davanti a un piloncino votivo che recava un’immagine della Madonna. Si era in periferia e dietro l’edicola stavano appostati due mercenari di compagnia di ventura. Questi saltarono addosso alla donna con l’intenzione di usarle violenza. Lei si aggrappò disperata all’edicola e invocò Maria. All’improvviso un lampo di luce partì dall’immagine e abbagliò i due malintenzionati, terrorizzandoli e mettendoli in fuga. Subito apparve la Vergine, che consolò la donna. Quest’ultima, svanita l’apparizione, per l’emozione partorì ai piedi del piloncino. Poi, preso il neonato, andò in città a chiedere aiuto. Accorse gente e, miracolo, ebbe conferma del racconto della Mathis: attorno all’edicola i fitti cespugli di pruni selvatici si erano ricoperti di fiori bianchi, malgrado la stagione molto rigida. Da allora la straordinaria fioritura fuori stagione si è ripetuta ogni anno. Ed è dal Settecento che gli scienziati studiano il fatto, gli arbusti, il terreno, l’esposizione. Niente, il fenomeno rimane inspiegabile. Riporta Messori che solo una volta la fioritura invernale non si verificò: nel dicembre del 1887.

I fiori apparvero solo il 20 febbraio e si seppe poi che nelle stesse ore era stato eletto papa Leone XIII. Fioriture più lunghe del solito si sono registrate durante le ostensioni della Sindone (Bra è in diocesi di Torino).

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