Nubifragio sul centro di Genova: allagamenti, frane e alberi caduti

Un’infiltrazione d’acqua fa crollare il soffitto di un ufficio in questura

Nubifragio sul centro di Genova: allagamenti, frane e alberi caduti

Le previsioni lo avevano anticipato annunciando pioggia e temporali, ma quello che ieri mattina si è abbattuto su Genova è stato un vero e proprio nubifragio con forti raffiche di vento, mentre il fragore dei tuoni e il bagliore dei fulmini faceva da sottofondo allo scenario del maltempo autunnale. Una burrasca in piena regola che, durante le ore notturne e quelle del primo mattino, ha investito soprattutto il centro di Genova e le zone a levante, risparmiando miracolosamente i quartieri più a ponente. I vigili del fuoco hanno ricevuto 300 telefonate in una sola ora e hanno fatto un centinaio di interventi durante la giornata. I danni comprendono allagamenti di strade e scantinati, alberi e grossi rami caduti, numerosi smottamenti.
La pioggia è caduta con violenza fino alle 11 circa per poi riprendere in serata. Quando i tecnici comunali hanno cominciato a contare i danni, si sono accorti che la zona più colpita era quella della Foce. Due alberi sono caduti rispettivamente in piazza Palermo, e quindi nella zona bassa, e in piazza Merani, ad Albaro. Ma numerosi rami sono caduti in strada, creando anche disagi al traffico, in corso Torino, via Barabino e via Casaregis. In particolare in corso Torino una corsia di marcia è rimasta chiusa per circa un’ora. Altri problemi, soprattutto per allagamenti, si sono verificati in via Caffa, via Cadorna, via Fiume, corso Marconi e corso Italia. Locali caldaie, cantine, negozi e fondi sono finiti sott’acqua nel giro di pochi minuti.
Alla Foce la situazione era particolarmente seria a causa dei tombini che si sono occlusi impedendo lo scarico dell’acqua dalla strada. A questo proposito, però, c’è da dire che i tecnici dell’Amiu si erano messi al lavoro già dalla notte per liberare i tombini, ma la violenza dell’acqua ha trasportato cumuli di foglie verso le griglie otturandole nuovamente. A quel punto si sono formati gli allagamenti che hanno reso davvero difficile il traffico della zona. I dipendenti Amiu sono tornati spontaneamente al lavoro ieri mattina sospendendo le assemblee sindacali in corso.
Sempre in centro, il nubifragio ha fatto un altro grosso danno. Infatti un’infiltrazione d’acqua ha fatto crollare il soffitto dell’Ufficio Immigrazione della questura di Genova, durante le ore di servizio. Fortunatamente il crollo non ha provocato feriti, ma ha suscitato immediatamente la ferma reazione del Sindacato Autonomo di Polizia. «Stamane, mentre i poliziotti erano impiegati regolarmente nel loro lavoro - si legge in un comunicato del Sap - una ennesima e più ampia infiltrazione di acqua piovana ha letteralmente sfondato la controsoffittatura, con il rischio di colpire qualche collega. È chiaro che non si può pensare di fornire sicurezza ai cittadini se chi la deve fornire lavora in precarie situazioni, uffici fatiscenti, autovetture con oltre 200mila chilometri, strumenti inadeguati, divise inesistenti, eccetera. Questa organizzazione sindacale ritiene di non accettare più l’atteggiamento dell’Amministrazione la quale, per far apparire che tutto funzioni bene, oltre a mettere in serio pericolo l’incolumità dei colleghi, considera il decoro e la dignità dei poliziotti come carta straccia».
Il maltempo ha inoltre creato grossi problemi sulle alture, dove le strade si sono trasformate in fiumi. Smottamenti si sono verificati nel quartiere di Apparizione, lungo la strada che va a monte Moro, e a Bavari. Una frana è caduta anche in via Lanfranco, a Borgoratti.
I fulmini hanno anche causato l’incendio di una serra a Sant’Olcese, di un contatore Enel a Crocefieschi e danneggiato il tetto di una villa a Savignone.
Come se tutto questo non bastasse, il traffico è rimasto bloccato per alcune ore in varie zone del ponente cittadino a causa del blocco degli autotrasportatori al varco portuale di San Benigno. «Nonostante le innumerevoli promesse da parte dell’Autorità portuale di rendere agibili i varchi doganali di San Benigno - spiega Marco Gallo della Filt-Cgil - a oggi resta aperta una sola uscita in porto. Questo significa che 700-800 camion al giorno devono attendere in fila indiana per poter uscire dalla zona portuale: è una situazione ingestibile.

Chiediamo che vengano aperti subito e in qualunque modo i tre varchi che sono disponibili».
Intanto il Servizio protezione civile ed emergenze della Regione ha prorogato lo stato di Allerta 1 per tutti i Comuni della Liguria fino alle 10 di oggi.

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