Coltivare le cellule staminali per offrire nuove soluzioni di cura per i bambini colpiti da tumore alle ossa. A sostegno di questo progetto che lega ricerca e assistenza clinica avanzata, finanziato dalla Fondazione Just Italia si sono unite tre realtà italiane: Dival Toscana(spin off dellUniversità degli Studi di Firenze), la Cell Factory dellAzienda Ospedaliero Universitaria Meyer di Firenze, e il Centro di Ortopedia Oncologica e Ricostruttiva-Traumatologico Ortopedico Aou di Careggi.
Malgrado i progressi fatti per la guarigione dei bambini colpito da un tumore alle ossa, il fronte della ricostruzione delle aree rimosse è ancora molto ampio. Venti anni fa, infatti, il 90% dei bambini affetti da tumore osseo subiva amputazioni, ma solo il 10% guariva. Oggi, il 60% dei piccoli malati guarisce e nella quasi totalità dei casi è possibile salvare larto.
«Un bambino colpito dalla malattia può perdere intere parti delle ossa, riportando deficit molto estesi sottolinea Domenico Andrea Campanacci, del Centro ortopedico Aou di Careggi -. Il vuoto che si viene a creare nel corpo deve essere colmato chirurgicamente, ma la soluzione non è così semplice. A oggi, la modalità più tradizionale prevede il cosiddetto ricorso allOsso di Banca, fornito cioè da un donatore.
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