La dinamicità e l'intraprendenza di Massimo Carraro, amministratore delegato del Gruppo Morellato & Sector, sono note nell'ambiente. D'altronde un Gruppo che, nel 2007, ha fatturato 245 milioni di euro (+27% rispetto al 2006), presidia i mercati dell'orologeria, gioielleria, accessori, pelletteria e strumenti di scrittura, opera mediante 20 società e, recentemente ha acquisito nel consiglio d'amministrazione Matteo Marzotto e Concetta Lanciaux (ex LVMH), non passa certamente inosservato. Tanto più lavorando su di un obiettivo ambiziosissimo, il vero punto d'arrivo per tutte quelle aziende gravitanti nell'universo fashion/glamour/trendy d'assoluta qualità: avvicinare il grande pubblico al mercato del lusso.
Finalità che recentemente Morellato ha perseguito partecipando, allo stesso modo dello scorso anno, come main sponsor del Festival Internazionale del Film di Roma, alla fine di ottobre. La migliore occasione per presentare, in contemporanea, il primo modello del brand dotato di movimento meccanico automatico. Un'iniziativa mirata a "sedurre" l'appassionato di orologeria che vuol sentire il ticchettio del tempo e apprezza la complessità dello strumento che lo esprime, il valore tecnico e la bellezza: in sintesi, il fascino d'ingranaggi che si possono ammirare grazie alla scheletratura circolare del quadrante.
Tutto questo è ben esemplificato dal nuovo Capri Automatico, integrato nella collezione di punta di Morellato Time per la prossima stagione: a tal proposito ricordiamo che, recentemente, Carraro ha presentato la nuova linea di gioielli Morellato Gold, ispirata totalmente alla natura. Il Capri automatico (215 euro al pubblico) interpreta l'eleganza contemporanea attraverso i codici estetici che da sempre distinguono il brand.
L'attenzione al particolare è espressa attraverso elementi ricercati come la lunetta ellittica con numeri romani incisi, la personalizzazione del logo sul retro della cassa (misure 41x52 mm, impermeabilità fino a 5 atmosfere) e all'interno del bracciale, elementi grafici che si ritrovano abitualmente anche negli orologi di alta gamma. L'alternanza di superfici lucide e satinate crea poi un gioco interessante di luce sull'acciaio e il fondello a vista serrato da 4 viti, rende visibile il movimento scorrente su 22 rubini, anche dal lato posteriore.
Il Capri Automatico va ad arricchire ulteriormente una collezione, all'interno della quale spiccano altre referenze, e non poteva mancare quella destinata al pubblico muliebre impreziosita da cristalli incastonati sulla lunetta: i numeri romani, alternati agl'indici, rispondono nella tonalità ai cromatismi proposti dalle suddette pietre. Le dimensioni più contenute, ossia 36 x 46 mm, ospitano un movimento al quarzo e l'insieme viene definito da un cinturino in pelle bianca (costo, 168 euro). L'intento di Morellato di identificare al meglio e rendere protagonista del suo catalogo orologiero la collezione Capri, ha portato poi i suoi designer e creativi ad accompagnare l'automatico e il femminile con il loro complemento più logico, ossia, il cronografo. Gli elementi strutturali che maggiormente emergono (le dimensioni sono uguali a quelle dell'Automatico) sono la graduazione sessagesimale della lunetta mediante incisione e, soprattutto, la dissimulazione dei pulsanti crono, a sezione rettangolare, nella carrure, mentre rimane la corona a tronco di cono zigrinato.
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