Obama, prime mosse: Guantanamo e Palestina

Il presidente firma l'ordine per chiudere Guantanamo e bloccare i processi. Telefonate ad Abu Mazen, Olmert e Mubarak. Hillary Clinton: "E' iniziata una nuova era per l'America". Ripetuto il giuramento guarda il video alla Casa Bianca. Dibattito aperto sul discorso di Obama

Obama, prime mosse: Guantanamo e Palestina

Washington - Archiviato il giuramento è arrivato il momento di governare. Barack Obama si è messo subito a lavoro. Il presidente degli Stati Uniti oggi firmerà l'ordine per chiudere il carcere di Guantanamo entro un anno e bloccare i processi militari ai sospettati di terrorismo. Un collaboratore di Obama ha anticipato che il presidente intende firmare subito l’ordine, rispettando la promessa fatta in campagna elettorale di chiudere la struttura che ha suscitato critiche in tutto il mondo perché violerebbe i diritti dei detenuti.

Modifiche ai protocolli Cia Fonti della Casa Bianca citate dal "New York Times" hanno spiegato che Obama disporrà una modifica dei protocolli della Cia per vietare le detenzioni di presunti terroristi in Paesi terzi e imporre che gli interrogatori in qualsiasi struttura americana nel mondo avvengano nel rispetto delle regole contenute nel manuale dell’esercito del 2006. La versione aggiornata dell’Army Field manual proibisce tra l’altro i maltrattamenti, l’uso dei cani per intimorire e il "waterboarding", ossia tenere la testa del detenuto sott’acqua. 

Previsioni avverate Lo aveva promesso e lo ha fatto. Nel suo primo giorno da presidente Obama ha trattato subito le questioni più scottanti per la politica interna ed estera americana. Crisi economica, guerra in Irak e Afghanistan, situazione mediorientale e costi e trasparenza dell’amministrazione americana. Nulla è sfuggito al presidente, che si è incontrato con i suoi consiglieri economici per discutere il pacchetto di stimolo da 825 miliardi di dollari destinato al Congresso per rilanciare l’economica statunitense. Poi Irak e Afghanistan al centro dei colloqui con i comandanti militari, tra cui il generale Petraeus. E ancora la questione più grave di politica internazionale: il conflitto a Gaza. Per questo il presidente ha chiamato i leader mediorientali: il premier israeliano Ehud Olmert, il leader dell’Anp Abu Mazen, il presidente egiziano Hosni Mubarak garantendogli l’impegno per un’intesa durevole. Infine una mossa simbolica: Obama ha congelato ai livelli attuali gli stipendi dei dipendenti della Casa Bianca che guadagnano oltre 100mila dollari l’anno. 

Secondo giuramento alla Casa Bianca Obama ha dovuto giurare per la seconda volta. L’errore fatto dal giudice della Corte Suprema John Roberts durante la cerimonia di martedì (aveva spostato qualche parola da una frase creando qualche imbarazzo al presidente, che si era dovuto interrompere) aveva indotto diversi costituzionalisti a suggerire a Obama di ripetere il rito, in forma privata, per evitare strascichi legali. Così Obama e Roberts hanno ripetuto il rito, nella Map Room della Casa Bianca. "Stavolta lo facciamo lentamente", ha suggerito Obama. Ed è andato tutto bene.

"È iniziata una nuova era per l’America" Lo ha detto il neo segretario di Stato Usa Hillary Clinton rivolgendosi al personale del Dipartimento di Stato. Secondo Hillary "una diplomazia robusta e uno sviluppo efficace" sono i mezzi che verranno impiegati dalla nuova Amministrazione, attraverso lo "smart power", la potenza intelligente, per raggiungere i propri obiettivi e ristabilire l’immagine dell’America nel mondo e rafforzare la sicurezza degli Stati Uniti. 

Obama e la Clinton a Mosca in primavera Obama e la segretaria di Stato Hillary Clinton hanno in programma una visita in Russia in primavera. Lo rivelano stamani i giornali russi secondo cui Obama potrebbe arrivare a Mosca in aprile e la Clinton a marzo, entrambi nell’ambito della loro prima tournee europea.

Secondo quanto riferisce il quotidiano "Kommersant’" citando una fonte vicina al Dipartimento di Stato Usa, Obama dovrebbe arrivare il Russia dopo essere stato al G20 di Londra, al summit della Nato il 3-5 aprile a Baden-Baden, in Germania, e a Strasburgo.

 

 

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