Palcoscenico e platea s’uniscono per il pubblico dell’Hop Altrove

Dopo undici mesi di silenzio il Teatro Hop Altrove riapre le porte ai suoi affezionati con un stagione teatrale ridotta che parte domani, 15 febbraio e che durerà fino al 14 aprile. Come ha detto il direttore artistico del teatro, nonché regista di gran parte delle produzioni dello stesso, Mario Jorio, questa sarà una stagione di transizione in vista di quella del prossimo anno dove verrà dato più spazio al laboratorio degli spettacoli: chi comprerà un biglietto avrà la possibilità di assistere sia alla creazione dello spettacolo che alla messa in scena come prodotto ultimo.
L'idea di Mario Jorio e dell'associazione culturale Offgallery, suo nuovo partner organizzativo da quest'anno, è quella di mischiare varie discipline artistiche e di utilizzare lo spazio del teatro in maniera diversa da quella convenzionale. E in effetti platea e palco non sono più divisi, ma costituiscono un tutt'uno che consente sinergia tra pubblico e artisti, proprio come nell'ottica della nuova impostazione della direzione artistica. Giulio Cataudella, Davide Barabino in prima persona, e Offgallery contribuiranno alle arti visive, mostre, performance e laboratori esperienziali. Una particolare attenzione sarà data alla letteratura e alla poesia con la collaborazione di Roberto Baghino, grazie anche al Centro Ricerche Scienze Umane e alla rivista culturale il «Cormorano». Ogni mese sarà distribuito al pubblico un notiziario che presenterà gli spettacoli del mese successivo.
Altra novità è la collaborazione di Mario Jorio con la famiglia Bonetti, che avrà la gestione del ristorante del teatro che, come è stato anche in passato, darà ad Hop Altrove quel punto in più mancante agli altri teatri in Genova, il «dopo spettacolo», che costituisce un piacevole motivo di incontro in cui senz'altro lo scambio di opinioni riguardo a quanto si è visto diventa più piacevole con la compagnia di un'ottima cucina.
Il cartellone 2007 prevede sei spettacoli, il 15-16-17 febbraio, Josafat, monologo di Martina Massari,con Federica Cassini e per la regia di Roberto Freddi; il 23 e 24 febbraio, Nodi, di e con Lucio Colle, i cui personaggi non avranno il sussidio di scena,variazione di luci ed effetti musicali, il loro solo costume sarà la recitazione priva di orpelli del teatro convenzionale; l'1-2-3 marzo sarà in scena infernotto, riscrittura parodica dell'Inferno dantesco da Malebolge di Guido Caserza, con una voce, una chitarra e un sax; dal 22 al 31 marzo ci sarà la ripresa di rictus, spettacolo per la regia di Mario Jorio che inaugurò la riapertura del teatro;il 5-6-7 aprile, crisi d'identikit, di e con Alessandro Bergallo e Federico Bagnasco, che vedrà anche qui musica dal vivo con in scena un contrabbasso e una chitarra oltre agli attori, ed infine, il 12-13-14 aprile, chiuderà la stagione LA voce umana di Jean Cocteau, con Lucia Murgia per la regia di Cecilia del Sordo.


Ci sarà anche un laboratorio di danza di Artemis danza, diretto da Monica Casadei il 17 e 18 febbraio, rivolto a danzatori professionisti. La danza sarà presente in forma di video, e con essi ci sarà anche il 22 febbraio una selezione di cortometraggi internazionali tratti dalle ultime edizioni del Milano Film Festival.

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