La partita scivola al secondo turno E il Pdl stacca la Lega nel suo feudo

È una partita particolare quella che si gioca a Novara, il feudo piemontese della Lega. Perché se nella città natale del presidente della Regione Piemonte, quel leghista Roberto Cota che l’anno scorso riuscì a strappare alla sinistra e a Mercedes Bresso la guida della ricca Regione, il vantaggio del centrodestra era ampiamente atteso, quello che interessava gli osservatori politici era capire i rapporti di forza interni alla coalizione.
Ma i teorici che parlavano di un possibile clamoroso sorpasso del Carroccio sul Popolo della Libertà sono stati smentiti: nell’oltre 46 per cento ottenuto dal centrodestra (questo il dato parziale di ieri notte) la parte del leone la ha fatta fa il Pdl, che con poco più del 30% si attesta primo partito della compagine che supporta il candidato Mauro Franzinelli e primo partito in assoluto a Novara. La Lega infatti non va oltre il 20%. Residuali infine i voti raccolti dalla lista civica «Integrazione Solidarietà Sviluppo», terza gamba delle colazione che non raggiunge lo 0,5% delle preferenze.
Sarà ballottaggio dunque.

Il 68,9 per cento degli aventi diritto ha decretato che Franzinelli dovrà affrontare il testa a testa col candidato del centrosinistra Andrea Ballarè, sostenuto da una coalizione molto ampia (Partito Democratico, Sinistra ecologia e libertà, Federazione della Sinistra, Pensionati e Invalidi) che ha ottenuto il 30,6 per cento delle preferenze. Terzo infine il candidato del «Movimento cinque stelle» Luca Zacchero, che ha ottenuto poco più del 7%.

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