da Lione
Per Carolina Kostner, ieri e pure oggi diciott’anni ma che il giorno 8 febbraio, in pratica vigilia dei Giochi Olimpici di Torino dove sfilerà come portabandiera della squadra italiana, compirà diciannove anni, ha firmato ieri sera a Lione in Francia un’impresa che ha risvolti storici per il pattinaggio artistico tricolore: la gardenese, cugina di quella Isolde Kostner che si è ritirata dall’agonismo da pochi giorni perché diventerà mamma, ramo sci alpino di velocità, ha conquistato la medaglia di bronzo.
L’azzurra è stata preceduta solo dalle inarrivabili campionesse russe: 172,45 punti per Carolina contro i 193,24 della inarrivabile Irina Slutskaya, una fuoriclasse che si propone come favorita per Torino olimpica, forte del settimo titolo continentale, record assoluto che fino alla vigilia doveva dividere con la norvegese Sonja Heine e la tedesca, allora della Germania Orientale, Katarina Witt. Tra le due, ecco la medaglia d’argento di Elena Sokolova alla quale non è bastato stabilire il primato personale con 177,81 per fare meglio della Slutskaya.
Per comprendere la portata della prestazione della altoatesina bastano pochi dati, uno in pratica: era da venticinque anni che le pattinatrici azzurre non centravano un podio (e l’oro resta un sogno ancora proibito). La primissima medaglia fu un bronzo, quello conquistato da Rita Trapanese nel 1971, una Trapanese che la stagione successiva salì di un gradino e fu argento, vicecampionessa continentale. Alla fine di quel decennio e in apertura di quello successivo, fu poi la volta di una oriunda americana, Susan Driano, due volte terza, nel 1977 e nell’80. Poi nulla più nell’individuale di pattinaggio artistico su ghiaccio.
Ieri si è interrotto il digiuno grazie alla Kostner che dopo la prima giornata era quinta, ovverosia terminato il programma corto nel corso del quale l'azzurra aveva collezionato 60,04 punti contro i 66,43 della russa Slutskaya, i 60,88 dell’altra russa, Elena Sokolova. E ancora la svizzera Sarah Meier (60,87) e la georgiana Elene Gedevanishvili (60,19). Nel programma libero la gardenese sceglierà un programma impegnativo che la impegnerà allo stremo.
Terminerà stanca, ma, come si suole dire in questi casi, felice anche perché aveva bisogno di un risultato importante dopo le tante polemiche suscitate dalla decisione di scegliere lei per portare il tricolore alla cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici di Torino 2006.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.