Filippo Pavan Bernacchi è il presidente di Ucif (Unione concessionari italiani Fiat).
Qual è il motivo che ha spinto Ucif e Fiat a promuovere BimbiSicuramente?
«Come rete di vendita siamo a contatto con i genitori e sappiamo molto bene quanto sia importante il nostro ruolo a livello sociale. Noi vendiamo automobili, ma ciò non significa soltanto vendere e consegnare metallo e tecnologia, ma anche dare ai clienti informazioni utili su come usare correttamente questo mezzo di trasporto, tanto utile quanto potenzialmente pericoloso».
È per questo che vi ponete a fianco delle istituzioni per la sicurezza dei bambini in auto?
«È chiaro che il nostro ruolo non è quello di educare i guidatori, ma quando si tratta della sicurezza dei bambini, tutti siamo responsabilizzati a farlo. LUcif è una realtà importante e fondamentale perché riunisce centinaia di concessionari, centinaia di aziende che quotidianamente garantiscono la mobilità al Paese con il proprio lavoro».
Dal vostro osservatorio cosa notate nel comportamento degli utenti?
«Vediamo ancora troppe auto di cui non si coglie la pericolosità intrinseca: quando eseguiamo i tagliandi notiamo pneumatici usurati, cinture allacciate dietro al sedile, seggiolini spesso montati soltanto per non prendere una multa. È per questo che abbiamo deciso di agire e ora, nelle nostre concessionarie, tutti i venditori possono dare consigli utili su come portare un bambino in auto in modo corretto e sicuro».
Ma Ucif e Fiat non sono sole nelliniziativa.
«No.
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